Wikileaks svela i titolari di conti all’estero, 200 italiani tra i nomi trapelati
Wikileaks ha rivelato ai media il contenuto del database di 12 mila società create in due paradisi fiscali. Nomi illustri, tra cui 200 italiani.
Wikileaks ha sferrato “il più duro attacco al buco nero dell’economia mondiale“: migliaia di file raccolti in poco più di un anno da un team internazionale di giornalisti delle più importanti testate mondiali, tra i quali Le Monde, The Guardian, The spiegel e molti altri (nei link trovate alcuni degli articoli apparsi oggi relativi al caso in questione).
Tutto iniziò un anno fa quando, attraverso vie tortuose ed anonima, fu fatto pervenire alla ICIJ (international consortium of investigative journalists) un hard disk zeppo di dati riguardanti il database di 12 mila società offshore, che fanno capo a due vere e proprie multinazionali ombra che muovono più di mille miliardi di dollari.
Numeri da brivido, che riguardano ben 130 mila nomi di titolari di conti correnti ed investimenti.
Per quanto riguarda l’Italia sarà il settimanale l’Espresso (in edicola venerdì 5 aprile) a curare la pubblicazione di questi dati, ma già pubblica un’anticipazione sul suo sito web.
Altrove intanto le rivelazioni stanno già scuotendo le opinioni pubbliche dei rispettivi paesi. Ad esempio in Francia, il già fiaccato presidente Hollande (alle prese con lo scandalo del suo ex ministro del bilancio di cui avevamo scritto precedentemente) deve affrontare un’ulteriore umiliazione: Jean-Jacques Augier, uno dei principali finanziatori della sua campagna elettorale, risulta essere nell’elenco delle persone implicate a diverso titolo in conti offshore alle isole Cayman, con la sua holding finanziaria Eurane.
La lista delle personalità di tutti i paesi è lunghissima e non basterebbero cento articoli per elencarle: dalla moglie del primo vicepremier russo Igor Shuvalov all’ex ministro delle Finanze mongolo Bayartsogt Sangajav, passando per il presidente dell’Azerbaigian e famiglia, la figlia maggiore dell’ex presidente filippino Marcos, Maria Imelda Marcos Manotoc, fino alla collezionista d’arte spagnola baronessa Carmen Thyssen-Bornemisza. Non mancano nomi eccellenti americani, tra cui Denise Rich, ex moglie del controverso trader del petrolio Marc Rich. Sono poi a decine gli europei.
Nei prossimi giorni ci saranno maggiori elementi che verranno diffusi a mezzo stampa, ma sicuramente ci sarà un bel po’ di carne al fuoco: rivelazioni scottanti che permetteranno di definire con maggiore certezza il quadro economico sommerso internazionale e a rendere più chiaro l’intreccio di politica e capitale a livello mondiale.
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