L’articolo 10 del decreto del fare è stato modificato, così non esiste più l’obbligo d’identificazione per gli utenti che usano il Wi-Fi.
Wi-Fi libero. Il Presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia ha modificato il testo dell’articolo 10 del Decreto del Fare ed è stato riscritto in questo modo:” L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete Wi-Fi non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio”.
Wi-Fi libero: cosa è cambiato? L’aspetto più importante di questa “modifica last minute” è il fatto che chiunque voglia usufruire della libera connessione senza fili non avrà l’obbligo di identificarsi. Per meglio comprendere: se ad esempio entriamo in un esercizio privato che può essere un bar oppure un ristorante non siamo tenuti a rilasciare i nostri dati personali, ovvero username o password, ma potremmo usare la connessione senza fili attraverso “l’anonimato” e senza sottostare a particolari restrizioni.
Wi-Fi libero. Non tutti però la vedono come una cosa positiva, ci sono alcuni che la ritengono un’arma a doppio taglio in quanto da un lato elimina restrizioni inutili e fastidiose dall’altro, però, cresce il pericolo di reati informatici. Se uno “sconosciuto”, un hacker, o uno “sbadato” commette qualche crimine informatico utilizzando una connessione senza fili di un qualsiasi esercizio, per il titolare della connessione risulta particolarmente difficile dimostrare la sua innocenza ma anco più il colpevole.
Wi-Fi libero. La modifica del decreto 10 è arrivata in seguito ad alcune pressione di un gruppo di parlamentari tra i quali Stefano Quintarella appartenente a Scelta Civica. Adesso non resta che “la legge faccia il suo corso”.
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