Nonostante l’ennesimo tentativo di tregua, entrambe le popolazioni, israeliani e palestinesi, sono troppo agguerriti per sottostarvi. Oggi il continuo fuoco israeliano lungo il confine con Gaza ha ucciso un palestinese e ne ha feriti molto altri: sono trascorsi appena 2 giorni dall’accordo di “cessate il fuoco” tra Hamas e Netanyahu che ha messo fine a 8 giorni di violenti scontri che hanno causato la morte di 163 palestinesi e 6 israeliani.
Un portavoce del governo palestinese ha quindi accusato Israele di aver violato la tregua mediata dall’Egitto e ha detto che la Palestina si rifarà al governo del Cairo per verificare come procedere dopo la violazione.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha invece riferito che sono ancora in corso i controlli per ricostruire quanto è avvenuto: Israele non è ancora pronto ad assumersi l’intera colpa della violazione della tregua.
Il ministro palestinese degli esteri Riad Malki mentre era in visita a Roma ha commentato così l’episodio: “è una chiara violazione dell’accordo e non deve ripetersi”.
L’esercito israeliano ha oggi causato una vittima palestinese: si tratta del ventitreenne Anwar Qdeih, colpito alla testa dal fuoco israeliano dopo essersi avvicinato ad una barriera per la sicurezza sulla frontiera di Gaza, probabilmente per mettere una bandiera di Hamas. Uno dei militari, prima sparare al palestinese, avrebbe esploso invano a tre riprese colpi di avvertimento in aria.
Stando ai rapporti dei medici, sono almeno 20 i palestinesi rimasti feriti dal fuoco israeliano da quando è iniziata la tregua.
Commenti riguardo il post