J.P. Dick guadagna un più che meritato 4° posto al Vendée Globe e Sanso su Acciona è ripescato dopo che la sua imbarcazione si è capovolta
ARRIVO di J.P Dick du VIRBAC PAPREC 3Non ha ottenuto altro che un quarto posto al Vendée Globe Jean Pierre Dick, arrivato questo pomeriggio alle Sables d’Olonne, quarto dopo i record eccezionali di Gabart e Le Cleac’h al traguardo in 78 giorni e dopo Thomson che, ritardato proprio da Dick, per potergli essere vicino ha completato il tour nei “leggendari” 80 giorni.
Quarto! Ma che merito!
Un quarto posto ma con un valore tutto speciale, per questa 7 edizione del Vendée Globe
Al traguardo in un’ottima postazione, conquistata in condizioni decisamente precarie.
Poco prima della mezzanotte del 21 gennaio (ora francese), un enorme botto e J.P. Dick si era ritrovato senza chiglia, con il problema di stabilizzare l’imbarcazione prima di porsi l’amletico dubbio: “continuare o abbandonare” la gara.
A 500 miglia a nord ovest delle Isole di Capo Verde, J.P Dick punta allora la rotta sulle Azzorre e il giorno dopo annuncia che per il momento non molla….
Thomson che cambia rotta per essergli al fianco in un momento di maltempo che per Virbac Paprec 3 senza chiglia può essere pericoloso e lo scorta fin tanto che non è “fuori pericolo”.
La decisione poi il 26 di continuare, costi quel che costi in termini di tempo, non di rischi supplementari per la barca, non esitando a fermarsi e mettersi al riparo vicino alle coste della Galizia quando una bufera potrebbe essere fatale per l’incolumità di VP3.
L’arrivo oggi a Les Sables d’Olonne e il suo 4° classificato sono il premio al merito, alla tenacia, all’intelligenza che gli hanno permesso di ottenere questo risultato riportando il suo monoscafo in porto, poco sano, ma salvo!
Intanto nelle retrovie del Vendée Globe la situazione non è delle più semplici.
In coda Alessandro Di Benedetto, lo chef, ha tentato senza successo di ricucire il piccolo gennaker, il rattoppo ha avuto vita di cortissima durata: a fatica mezz’ora.
Annuncia che ritenterà
E se non ritenta ci sarà poco da fare: il piccolo gennaker strappato è l’ultima vela da andatura portante che gli rimane.
Un po’ più in là Tanguy De Lamotte è alle prese con la deriva bloccata dopo lo scontro con l’UFO e Initiatives –Coeur che imbarca acqua …
Ma ben peggiore è la sorte di Javer Sanso
Stanotte il recupero di Sanso skipper di Acciona 100% Eco Powered, l’imbarcazione, tutta ecologica, dello spagnolo che ieri si è capovolta.
Lui è finito in mare ed è riuscito a raggiungere il suo battello di salvataggio, dove è rimasto in attesa dei soccorsi buona parte del pomeriggio.
Avvistato a fine pomeriggio … “Bubi” (questo è il soprannome dello skipper spagnolo) è stato recuperato poco prima di mezzanotte, issato con un verricello su un elicottero arrivato a soccorrerlo e trasportato sull’isola di Terceria alle Azzorre.
Le sue condizioni di salute sono buone, nessun principio di ipotermia…ma nessuna notizia sul morale.
Triste certo per chi deve “abbandonare”… così prossimo alla fine, perché una regata come il Vendée Globe non si limita certo al podio dei primi arrivati, cui nessuno vuol certo togliere il grande merito. Ma il Vendée Globe è prima di tutto: “ho partecipato” e se poi “ho terminato” anche se non “vinto” lo scopo è raggiunto.
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