Vaccino contro la nicotina, trovata sequenza genetica di un anticorpo che renderebbe il cervello immune alla dipendenza da nicotina.
Vaccino contro la nicotina, scoperto dai ricercatori del Weill Cornell Medical College (New York)
Vaccino contro la nicotina, in grado di non far insorgere il desiderio della nicotina, Il Vaccino contro la nicotina, è stato scoperto da un gruppo di ricercatori del Weill Cornell Medical College (a New York), che ha ideato e sperimentato sui topi un vaccino che promette di vincere per sempre la dipendenza dalla nicotina.
Il Vaccino contro la nicotina, ha un meccanismo d’azione che gli esperti hanno reputato semplice, ecco a tal proposito cosa riferisce la stampa di settore:
Se si impedisce che la nicotina raggiunga il cervello, questa non potrà innescare alcuna reazione né dare il piacere che i fumatori ne ricavano, e quindi non genererà dipendenza.
Sviluppare un vaccino tradizionale o “attivo”, inoculando cioè un agente esterno che il corpo riconosce come pericoloso e che dia il via alla produzione di anticorpi, non è infatti possibile, perché la molecola della nicotina è troppo piccola per essere riconosciuta dal sistema immunitario.
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Per questa ragione i ricercatori hanno ideato una terza via, quella del “vaccino genetico”, già utilizzata sui topi per trattare certe malattie agli occhi e certi tipi di tumore. Per farlo hanno inserito la sequenza genetica di un anticorpo per la nicotina, creato in laboratorio, all’interno di un virus adeno-associato, istruendolo per raggiungere gli epatociti, ovvero le cellule del fegato.
Grazie a questo innovativo sistema la sequenza genetica dell’anticorpo ha raggiunto il nucleo degli epatociti, che di conseguenza hanno iniziato a produrre gli anticorpi, che a loro volta hanno avviato il loro lavoro di intercettazione della sostanza entrata nel flusso sanguigno.
Stando ai risultati della ricerca pubblicata su Science Translational Medicine, le cavie da laboratorio che, al Weill Cornell Medical College (a New York) hanno ricevuto il Vaccino contro la nicotina hanno fatto registrare una riduzione dell’85% della sostanza nel sangue, senza effetti collaterali su comportamento, pressione sanguigna o frequenza cardiaca. E il fatto che l’anticorpo fosse prodotto direttamente dal fegato ha reso l’effetto duraturo nel tempo.
Quindi, a giudicare dalle informazioni diffuse, questa volta saremmo di fronte ad una vera cura alla dipendenza della nicotina poichè, questa volta, la “terapia” sarebbe di origine genetica, quindi, muterebbe il tracciato delle cellule e sarebbe, usando sempre il condizionale fino a che non si sarà testata sugli esseri umani, la prima volta che la terapia non dovrebbe essere ripetuta nel tempo.
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