Una nube di detriti spaziali mette paura alla Iss : questa è la notizia dell’ultimo minuto arrivata dalla Russia.
La recente esplosione di un razzo vettore russo proton-m comporta ulteriori problemi alla Stazione Spaziale Internazionale in fatto di detriti spaziali. Il razzo, infatti, esploso e finito in 500 pezzi, potrebbe mettere in pericolo la vita degli astronauti sulla Iss, se si dovessero scontrare. Il mezzo era stato lanciato lo scorso agosto, ma non è riuscito a mettere in orbita il suo carico, ossia due satelliti per le telecomunicazioni.
Il recente scoppio del razzo, avvenuto il 16 ottobre scorso, ha creato circa 500 frammenti, che si vanno ad aggiungere al problema sempre più serio della cosiddetta “spazzatura spaziale”. Nell’orbita terrestre, infatti, sono presenti più di 19mila oggetti, di cui solo 900 sono satelliti ancora integri (e di cui solo 380 sono effettivamente funzionanti!).
La notizia del pericoloso razzo russo è arrivata in contemporanea a quella relativa all’attracco della capsula Soyuz (navicella partita martedì scorso dal Kazakistan con 3 uomini a bordo) alla Iss Alpha. I 3 cosmonauti, Evgeny Tarelkin, Kevin Ford e Oleg Novistki, rimarranno sulla Stazione Spaziale Internazionale per 4 mesi. I 3 nuovi arrivati si uniranno agli altri cosmonauti già attraccati: l’americana Sunita Williams, il giapponese Akihiko Hoshide e il russo Iury Melenchenko, che rientreranno sulla terra verso metà novembre.
I dati a cui si può aggrappare per sperare che la collisione tra la Iss e i detriti del razzo non si verifichi, sono quelli che riportano che la Iss orbita a 400 Km di altezza, dove la sopravvivenza dei detriti non supera un anno. In più c’è da ricordare che le collisioni sono rare: l’ultima era avvenuta nel febbraio 2009 e si era verificata tra un satellite Idrium-33 in attività ed un satellite militare russo non operativo. Conseguenza di questa collisione fu l’immediata moltiplicazione del numero dei frammenti in orbita.
Il vero rischio nasce dalla elevatissime velocità orbitali, dell’ordine di 10 Km al secondo: l’energia sprigionata dall’impatto di un frammento è circa la stessa liberata da una massa equivalente di dinamite.
Speriamo dunque che la Iss riesca da evitare ogni collisione con i frammenti del razzo russo, in modo da non mettere a rischio la vita dei cosmonauti a bordo.
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