Una nave fantasma alla deriva nell’Atlantico sta facendo rotta verso l’Irlanda, sospinta dalle correnti oceaniche sta navigando senza controllo, costituendo un rischio per le rotte atlantiche.
Senza nessun uomo di equipaggio, senza energia ed alla deriva. Una minaccia incombe lungo la rotta atlantica e si chiama Lyubov Orlova. A bordo non c’è anima viva se non clandestini ratti. Stando a quanto dichiarato da alcuni media brittannici, la nave è priva di ogni tipo di segnalatore elettronico rendendola, di fatto, una nave fantasma che naviga spospinta solo dalle correnti marine, in complea balia dell’Oceano.
La Lyubov Orlova è un’ex nave da crociera lunga circa 100 metri, con una stazza di oltre 4200 tonnellate ed è dotata di una chiglia rompighiaccio. E’ stata varata nel 1976 e per anni ha prestato servizio sotto bandiera sovietica e poi russa. La massima capacità è di 110 passeggeri e 70 membri di quipaggio ma, della presenza umana a bordo, ormai non rimane che un flebile ricordo.
Prima di diventare una nave fantasma, la Orlova è stata sequestrata dalle autorità canadesi nel 2010 a seguito dei problemi finanziari della società armatrice e, per due anni, è rimasta placidamente ancorata nel posto di St. Jhon’s. E’ stata venduta come rottame ad una compagnia che doveva occuparti della sua demolizione e, a gennaio 2013, un rimorchiatore avrebbe dovuto trasferire la nave a Santo Domingo dove si sarebbero occupati del suo smantellamento.
Durante la navigazione, però, il cavo d’acciaio si è spezzato ed è stato necessario l’intervento di un secondo rimorchiatore che però, poco dopo, si è disinteressato della nave abbandonandola a sé stessa.
Da allora la Lyubov Orlova è in navigazione solitaria, abbandonata da tutti in quanto da possibilità di lucro, si è trasformata in un dispendioso problema da risolvere. Le autorità di Dublino si stanno preparando ad affrontare l’emergenza dovuta alla minaccia che la nave sappresenta lungo la rotta atlantica dove, non essendo rintracciabile e non emanando alcun segnale, potrebbe portare a pericolose conseguenze.Una delle opzioni prese in considerazione dalle autorità, sarebbe di cannoneggiarla e colarla a picco come già accaduto lo scorso anno, ad opera della marina militare statunitense, che affondò un peschereccio alla deriva in seguito allo tsunami in Giappone.
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