Ieri, sabato 15 dicembre, si è conclusa la terza giornata di primarie indette dal centrosinistra. Le due precedenti erano state domenica 25 novembre e domenica 2 dicembre ed erano finalizzate a scegliere il nuovo segretario, e quindi nuovo candidato premier alle elezioni politiche che si terranno in primavera. Le elezioni primarie tenutesi ieri riguardavano invece la scelta del candidato del centrosinistra per le elezioni regionali lombarde e la sfida era tra Umberto Ambrosoli (avvocato), Alessandra Kustermann (primaria ginecologa) ed Andrea di Stefano (giornalista).
Alla fine della giornata di votazione, grazie alle 150mila persone circa che si sono recate ai seggi, Umberto Ambrosoli ha vinto con il 58% delle preferenze, e sarà dunque il candidato del centrosinistra alla presidenza di Regione Lombardia, seguito dal 23% di Di Stefano e dal 19% della Kustermann.
Umberto Ambrosoli pare proprio essere piaciuto agli elettori lombardi: 41 anni, sposato, ha 3 figli, è avvocato come suo padre, Giorgio Ambrosoli, assassinato nel 1979 da un sicario assoldato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sul quale stava indagando. Proprio per questo motivo, il tema della “legalità” è uno di quelli che gli stanno più a cuore ed è stato uno dei cardini della sua campagna elettorale per le primarie.
“Questo è solo l’inizio. Ora avanti tutti insieme. Durante la mia campagna ho incontrato tantissimi amministratori locali ed ho visto il loro senso di responsabilità, la Lombardia è questo e il Pirellone tornerà ad essere questo”: queste sono state le parole di Umberto Ambrosoli per commentare la sua vittoria. Già da oggi Ambrosoli, insieme a Di Stefano ed alla Kustermann, si riuniranno per trovare dei punti di incontro tra i loro programmi, in modo da scontentare il minor numero di gente possibile. Proprio grazie a questa collaborazione ed attenzione alle necessità della popolazione, le elezioni primarie regionali del centrosinistra sono state definite “patto civico per la Lombardia”.
Ancora non si sa esattamente chi sarà il “ candidato sfidante”, la persona che rappresenterà il centrodestra alle regionali, ma presumibilmente saranno o Roberto Maroni in rappresentanza leghista, o Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, o la grillina Silvana Carcano.
Con la vittoria di Ambrosoli alle primarie, vista soprattutto l’alta affluenza, nonostante la neve, il PD si auspica una vittoria in Regione, vittoria che porrebbe fine ad un’epoca durata 18 anni: l’epoca di Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia dal 1994.
Ad ogni modo, l’esito elettorale in Regione Lombardia sarà fondamentale non sono nel nord Italia. A questo proposito il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha giustamente ricordato agli spettatori di La7 che “Se non si vince in Lombardia, non si vince nemmeno a livello nazionale”.
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