Progetto d’articolo della nuova costituzione in Tunisia rivoluziona il principio di uguaglianza dei sessi. Complementarità e non parità. Scoppia la polemica.
Uguaglianza dei sessi? Un tema che ha fatto colare fiumi di inchiostro e che continuerà a farlo perché della cosiddetta uguaglianza dei sessi, della parità, se ne potrebbe sempre dissertare a lungo.
Anche se l’uguaglianza élegalmente sancita, le disparità esistono , eccome!
…trattamenti economici, sociali, tantissimi sono i campi interessati e sull’argomento si potrebbe riempire altro che un trattato.
L’attualità però di questi giorni sulla parità dei diritti uomo-donna ci rimanda al problema in una forma ancora più grave e impossibile da catalogare relegandola nell’angolo delle proteste e rivendicazioni “banali” perché questo principio è stato totalmente messo in discussione.
In Tunisia i deputati di Ennahda, partito islamista vincente alle scorse elezioni di ottobre 2011, che domina una coalizione governativa formata con due partiti del centro –sinistra, hanno fatto votare in commissione un progetto di articolo della nuova costituzione nettamente in contrapposizione con il principio precedentemente sancito di uguaglianza dei sessi.
Durante la discussione di mercoledì 1 agosto all’interno della Commissione diritti e libertà dell’ANC, l’Assemblea Nazionale Costituente, i deputati dell’Ennahda sono tornati sopra il principio di uguaglianza tra uomini e donne, principio peraltro approvato all’unanimità nel progetto dell’articolo 22 della nuova costituente che stipula che “i cittadini davanti alla legge sono uguali nei loro diritti e le loro libertà senza discriminazione di sorta” e nonostante l’obiezione espressa, a ben due riprese, da una deputata che sosteneva l’irregolarità di un dibattito su un argomento già discusso, votato e approvato la discussione è continuata e ha prodotto un nuovo progetto di articolo antitetico al primo .
Il nuovo articolo, ora in attesa dell’adozione in seduta plenaria, infatti stabilisce che: “Lo Stato assicura la protezione dei diritti della donna e dei suoi vantaggi sotto il principio della complementarità con l’uomo all’interno della famiglia e in qualità di associata all’uomo nello sviluppo della patria”
La donna dunque non è più allo stesso livello dell’uomo, ma semplicemente complementare, dunque accessoria, secondaria, aggiuntiva ( qui mi limito a riportare i primi tre significati corrispondenti che riporta il mio dizionario dei sinonimi e contrari della Zanichelli).
Dieci giorni fa all’apertura dei giochi olimpici, la messa in scena di Boyle ci ha riproposto le grandi tappe del processo di cambiamento della società inglese dall’era bucolica all’industriale fino ai giorni nostri con le grandi rivoluzioni che hanno marcato la società, movimenti dell’emancipazione della donna compresi.
Le suffragette di un secolo fa sembravano “storie”di altri tempi,e le loro rivendicazioni conquiste acquisite nell’arco del secolo scorso a un ritmo più o meno lento. Pur se questo processo di emancipazione non ha coinvolto ancora le rappresentanti femminili del mondo intero, in Tunisia le donne hanno il diritto al voto da più di 50 anni.
Ma quale futuro ora le attende ??
Molti i movimenti attualmente in stato di allerta: associazioni di donne tunisine e per la difesa dei diritti umani tra cui la sezione tunisina di Amnesty International e l’Associazione tunisina delle donne democratiche hanno denunciato sabato l’adozione di questo progetto di articolo che mirando “alla soppressione del principio di uguaglianza dei sessi esprime il rifiuto totale dei diritti umani della donna e porta un duro colpo alla sua dignità di persona e cittadina”
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