L’Europa si spacca? Dopo il timore e il sospiro di sollievo per la mancata indipendenza della Scozia dal Regno Unito (a vincere è stato il “NO”), le spinte indipendentiste ed anti-europeiste ora fanno spazio alla “crisi di Schengen“.
Dopo la decisione della Svizzera di limitare l’immigrazione nei propri confini, anche l’Austria ora pensa di sospendere in modo temporaneo gli accordi di Schengen con l’Italia, come riporta RaiNews24. Sono già 4.700 i profughi stranieri entrati nel Paese, e di questi solo in 300 hanno chiesto asilo politico. Troppi, secondo il ministro austriaco degli interni Johanna Mikl-Leitner, motivo per cui si sta pensando di sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen. I governatori di Salisburgo, Burgenland, Bassa e Alta Austria non escludono, dunque, la reintroduzione dei controlli di frontiera. Tra i profughi, molti sono gli italiani che cercano di oltrepassare il confine austriaco dal Brennero, da Tarvisio e Milano per entrare in Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia, passando per l’Austria.
Anche la Germania, intanto, pensa di sospendere Schengen con l’Austria, perchè “Lampedusa non deve diventare un sobborgo di Kiefersfelden”.
Secondo il governatore altoatesino Arno Kompatscher, “il problema dei flussi migratori non si risolve chiudendo le frontiere“, dunque la UE deve impegnarsi a trovare una soluzione comune, perchè “il problema non può essere risolto da un singolo Stato“.
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