Twitter è passato sotto le lenti d’ingrandimento di uno studio che ne ha analizzato l’utenza e l’utilizzo che ne fa del social network.
Il popolo di Twitter ha un’attitudine più negativa che costruttiva
E’ durato un anno lo studio del Pew Research Center su Twitter e sulle abitudini di utilizzo della sua utenza mettendo a fuoco che le reazioni del social network dell’uccellino, non possono essere prese ad esempio come l’opinione di tutta la società americana. La sensazione è confermata dallo studio che evidenzia come la platea di Twitter sia a maggioranza del partito democratico, più giovane, benestante e con un’educazione di alto profilo rispetto alla minoranza repubblicana. L’utilizzo che viene fatto di Twitter è, però, sorprendentemente polemico, diventando così cassa di risonanza di critiche e, più in generale, di un atteggiamento più negativo che positivo.
L’analisi del Pew Research Center ha confrontato otto grandi eventi che si sono verificati nell’ultimo anno nella società statunitense tra cui la rielezione di Obama, il primo dibattito televisivo Obama – Romney e la decisione della Corte suprema circa i matrimoni dello stesso sesso. Studiando le reazioni di Twitter a confronto da un sondaggio sulla popolazione, la disparità è stata lampante: sulla rielezione la platea del social network ha twittato per il 77% micropost positivi mentre il sondaggio ha rivelato solo un 52% di commenti positivi. Ancor più sbilanciati i commenti sul dibattito con il 66% di tweet positivi contro solo il 20% di commenti positivi della società. Per quel che riguarda i matrimoni gay, le critiche su Twitter sono state solo per l’8% dei tweets mentre la popolazione ha espresso il 40% di critiche.
I dati non devono ingannare però, quando non c’è un ideale da difendere o il proprio candidato da sostenere, Twitter diventa un covo di critiche con gli utenti che vengono definiti dalla ricerca come più liberali dei liberali; una sorta di estremismo da social network. Il discorso di insediamento di Obama ha raccolto solo il 13% dei tweet positivi mentre un sondaggio sulla popolazione statunitense ha evidenziato il 48% di reazioni positive. Stesso discorso con la scelta di John Kerry come segretario di stato al posto di Hillary Clinton: 6% di tweet positivi conto il 39% dei sondaggi.
Secondo il Pew research Center, quindi, il popolo di Twitter è giovane, anche minorenne, può twittare anche da fuori degli Stati Uniti e non può essere preso a campione della società nord americana; è una platea liberale che si schiera contro i repubblicani ma immediatamente critica quando c’ è da affrontare un dibattito interno.
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