Due per un Arco di Trionfo …Arco di Trionfo per due.
Sotto l’Arco di Trionfo: Due presidenti per una commemorazione.
Immagine abbastanza inconsueta quella che ci mostra sullo sfondo dell’Arco di Trionfo a Parigi, due presidenti in primo piano.
Abituati a vedere i due candidati insieme, vicini, in tête à tête, in opposizione, forse non siamo subito colpiti da quest’immagine che ci mostra i due: Nicolas Sarkozy e François Hollande insieme.
Ma nella storia della Quinta Repubblica, la presenza in contemporanea di due presidenti a una cerimonia ufficiale di commemorazione è abbastanza inconsueta.
Nicolas Sarkozy, presidente uscente e negli ultimi giorni del suo mandato (passerà infatti i poteri il 15 maggio) e il nuovo eletto François Hollande in attesa di investitura, ma entrambi “presidenti” hanno insieme partecipato alla celebrazione commemorativa dell’8 Maggio (in ricordo dell’8 Maggio 1945, fine per la Francia della 2° Guerra Mondiale).
È Nicolas Sarkozy che ha invitato il nuovo presidente a concelebrare, inviando un gesto di distensione, di pacificazione nell’interesse dell’unità della Repubblica .
Nicolas Sarkozy, da solo, ha deposto in un primo tempo i fiori ai piedi della statua del Generale De Gaulle.
Stretta di mano poi al nuovo presidente eletto, e insieme a François Hollande hanno deposto altri fiori davanti alla tomba del milite ignoto, dove tutti e due si sono raccolti in silenzio uno accanto all’altro.
Sempre insieme hanno salutato gli ex combattenti e le autorità francesi e straniere presenti alla celebrazione, tutti e due hanno firmato il libro d’oro.
E mentre Sarkozy si accomiatava da partecipanti alla cerimonia che lo salutavano calorosamente in quello che sarà forse l’ultimo “bain de foule” del suo mandato presidenziale, François Hollande si intratteneva con la stampa lasciandosi andare a qualche piccolo commento positivo, salutando il gesto come una riconciliazione dopo una “rude” battaglia elettorale.
Un ritrovo per tutti e due sotto l’arco di Trionfo.
I due,che incarnano il ricordo di un trionfo di un lontano 2007, l’attualità di un trionfo di questo maggio 2012, sanciscono soprattutto il trionfo della democrazia della “civiltà”e dell’interesse del bene comune e della ritrovava unità dello Stato.
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