La Corte Suprema di New Delhi ha stabilito che un nuovo tribunale dovrà giudicare la vicenda dei due marò italiani. Intanto, la giurisdizione è stata negata allo stato del Kerala.
Un capitolo della vicenda “marò” in India sembra essere concluso, quello riguardante la giurisdizione. Dopo dieci mesi, la Corte Suprema indiana di New Delhi ha infatti stabilito che il Kerala non ha giurisdizione della vicenda, che è avvenuta su acque internazionali. Per giudicare sull’accaduto sarà quindi disposta una commissione speciale, a New Delhi, per riesaminare il caso. I due giudici, Altaas Kabit e J. Chalemeswar, hanno stabilito inoltre che i due militari non godevano di alcuna immunità sulla nave Enrica Lexie, una sovranità che avrebbe portato giustificato la messa in atto della giurisdizione italiana.
Latorre e GironeI due marò hanno appreso la notizia mentre si trovavano in una stazione di polizia di Kochi, e sono stati poi scortati nuovamente in albergo. Per loro ora vi è la possibilità di muoversi liberamente per tutta l’India. L’avvocato di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, Arish Salve, ha reso noto che il nuovo tribunale si occuperà prima di comprendere la giurisdizione per poi eviscerare il caso, se questa dovesse appartenere all’India. La difesa ha comunque espresso soddisfazione per l’evoluzione della vicenda.
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