Triangolo delle Bermuda, il mistero del piccolo aereo scomparso da stamane dai radar con 6 persone a tra cui Vittorio Missoni, continua.
Triangolo delle Bermuda, una localizzazione di un’area che desta molte domande. L’aereo, scomparso stamane è un piccolo velivolo con a bordo 6 persone fra cui 4 italiani, tra questi c’è Vittorio Missoni ed altri 3 italiani: Maurizia Castiglioni compagna di Vittorio Missoni, insieme a loro una coppia di amici, Elda Scalvenzi e Guido Foresti. Gli altri due occupanti del piccolo velivolo scomparso in prossimità del Triangolo delle Bermuda sono i due piloti: German Merchane e Juan Fernandez.
L’aereo è scomparso dai radar in zona Maiquetia che è stato l’ultimo contatto radio tra i 6 dell’aereo e la torre di controllo. Erano le 12.39 quando si hanno perso le notizie e le comunicazioni …
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Comunque siano le cose, ci auguriamo tutti che, la misteriosa scomparsa di Vittorio Missoni e degli altri 5 componenti dell’equipaggio dell’aereo scomparso, si risolva positivamente e presto anche perché, il più delle volte, casi simili possono anche spiegarsi con un la presenza di un forte campo elettromagnetico della terra situato proprio in quella zona.
Penso, al di là degli auguri che sentitamente faccio alla famiglia Missoni di ritrovare presto una tranquilla risoluzione del caso come pure auguro ai familiari degli altri 5 componenti di quel volo la stessa risoluzione, che comunque molti si chiederanno:
Cosa è il Triangolo delle Bermuda? Dove si trova? Perché si parla tanto e tanto si alimenta, specie dagli Ufologi, la discussione sul Triangolo delle Bermuda?
Sotto troverete un estratto delle informazioni tratte da Wikipedia, che ho ritenuto inserire così come scritto, proprio per una maggiore trasparenza sull’argomento che, penso, sarà frutto di “ciniche” riflessioni da parte di alcuni Media che non vedono l’ora, come fu per la Profezia Maya, di speculare sull’innocente credulità di molti lettori. Ricordo che il sottoscritto, anche in quella occasione, diede molte informazioni reali anche citando i testi originali della NASA.
Il triangolo delle Bermude o delle Bermuda è una zona dell’Oceano Atlantico settentrionale di forma per l’appunto triangolare, i cui vertici sono:
- vertice Nord – il punto più meridionale della costa dell’arcipelago delle Bermude;
- vertice Sud – il punto più occidentale dell’isola di Porto Rico;
- vertice Ovest – il punto più a Sud della penisola della Florida.
In relazione a questa vasta zona di mare, di circa 1.100.000 km2, a partire dagli anni cinquantaq la cultura popolare ha fatto sì che nascesse la convinzione che si fossero verificati dal 1800 in poi numerosi episodi di sparizioni di navi e aeromobili, motivo per cui alcuni autori hanno soprannominato la zona “Triangolo maledetto” o “Triangolo del diavolo”.
Il triangolo ha vissuto particolare popolarità nei media soprattutto a partire dal libro bestseller Bermuda, il triangolo maledetto (The Bermuda Triangle) del 1974 di Charles Berlitz, secondo il quale nella zona avverrebbero misteriosi fenomeni che sono stati accostati al paranormale e agli UFO.
Nonostante la reputazione “maledetta”, derivante soprattutto da opere di divulgazione misteriologica come quelle di Berlitz, il numero di incidenti nel Triangolo non è affatto superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale: come confermato dalla Guardia costiera degli Stati Uniti, l’incidentalità è nella norma per la quantità di traffico e molti degli incidenti avvenuti sono derivati da normali cause fisiche e meccaniche.
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Le prime notizie di sparizioni inusuali nel triangolo delle Bermuda risalgono al 1950 ad opera di Edward Van Winkle Jones in un articolo del 16 settembre per Associated Press. Due anni dopo il magazine Fate pubblicò “Sea Mystery At Our Back Door”, breve articolo di George X. Sand che riportava la presunta sparizione di molti aerei e navi inclusa la sparizione del Volo 19 e di un gruppo di cinque navi della U.S. Navy. Questo articolo segna l’inizio del mito del triangolo delle Bermuda per come è conosciuto oggi. Tale articolo inoltre fu il primo a formulare una ipotesi soprannaturale per le presunte sparizioni. Un ulteriore articolo fu pubblicato nel 1964 da Vincent Gaddis che l’anno seguente pubblicò anche un libro intitolato Invisible Horizons dove approfondiva i temi trattati nell’articolo.
Dando per certe le sparizioni narrate nei libri e nei giornali, vari autori legati all’ufologia hanno avanzato l’ipotesi che le sparizioni misteriose di aerei e navi nel Triangolo delle Bermude siano da imputare agli extraterrestri.
Secondo gli ufologi, gli alieni considerano come loro territorio di volo l’area del triangolo delle Bermude, essendo area da loro frequentata da secoli (è ciò che disse George Adamski, il più famoso dei contattisti) e non tollerano la presenza di nessuno.
Sentiamo invece ora il parere di Roberto Pinotti, esperto Ufologo:
”le vittime del ‘Triangolo delle Bermuda’ potrebbero semplicemente essersi tutte trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato, affrontando così un tragico destino non necessariamente dovuto a intenzionalità ostili di intelligenze estranee. La zona, infatti, è comunemente al centro di aberrazioni magnetiche e di condizioni meteorologiche che con gli Ufo non c’entrano”.
”non escludere alcuna ipotesi, neanche quella che fa riferimento agli alieni. Se vogliamo proprio tirare in ballo questi ultimi, le tecnologie proprie dei particolari mezzi aeronavali legati a ricorrenti presenze aliene” potrebbero avere ”su velivoli ed imbarcazioni di nostra fabbricazione influenze diverse ed effetti anche critici, magari interferendo a vario titolo nel loro funzionamento”.
”l’attività marina degli Ufo non risale certo a oggi. Riferendoci al passato, le antiche civiltà semitiche presentano non poche tradizioni legate a favolose presenze marine”.