Torino scontri e cariche della polizia dopo lo sgombero della residenza Edisu di via Verdi. 102 denunciati. Video You Reporter
Torino nel pomeriggio di ieri, martedì 30 ottobre, il centro del capoluogo piemontese ha assistito a scontri violenti tra polizia e studenti succedutisi dopo lo sgombero, da parte della polizia del residenza Edisu “Verd” occupata precedentemente dagli studenti per poter permettere l’accesso anche ai borsisti che erano rimasti esclusi dal “sistema” dei tagli regionali.
Gli scontri a Torino tra la polizia che ha caricato e gli studenti che reagivano con slogan allo sgombero appena avvenuto, hanno portato ad un bilancio di 102 persone fermate e denunciate dalla polizia.
La palazzina in via Verdi 15 era stata occupata a Gennaio a seguito di una protesta contro i tagli che avevano escluso una parte degli studenti meno abbienti al diritto di permanenza e che quindi si erano ritrovati esclusi da quel diritto che, secondo gli studenti che avevano precedentemente occupato la palazzina, avrebbero dovuto avere di diritto anche loro.
In serata poi gli studenti hanno raggiunto il corteo No Tav al presidio Chiomonte per manifestare la loro solidarietà.
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In merito allo sgombero a Torino della residenza Edisu i No Tav hanno dichiarato alla stampa ufficiale:
“La residenza sgomberata a Torino è uno studentato con 200 posti letto destinato a studenti bisognosi di borsa di studio, che l’Edisu aveva chiuso lo scorso anno a causa dei tagli all’Università, e che gli studenti, ritrovatisi senza un tetto da un giorno all’altro, avevano mantenuto aperto e autogestito fino ad oggi”.
“Il caso della Verdi 15 (l’edificio sgomberato, ndr) è un esempio chiaro delle assurde politiche di questi governi, che sprecano milioni di euro per le grandi opere di devastazione e tolgono risorse all’istruzione e al futuro dei giovani, contro cui il movimento no Tav si batte da sempre”.
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