Tolosa, Nantes, Marsiglia,ma anche Nizza, Lione e la regione parigina toccate stamani dalla operazione anti organizzazioni islamiche-radicali. Ieri infine la sepoltura a Tolosa di Mohamed Merah.
Stamani operazioni di polizia a Tolosa e in altre città francesi, ieri sempre a Tolosa i funerali di Mohamed Merah.
Stamani, venerdì, una vasta operazione delle forze di polizia in regione parigina, a Tolosa, Nizza, Nantes, Marsiglia e Lione, nel milieu islamista radicale, pro-jihad .
Diciannove gli inquisiti di cui diciassette in stato di fermo. Tra loro anche il leader del diciolto gruppo Forsane Alizza, Mohammed Achamlane.. durante l’operazione che ha come scopo lo “smantellamento di filiali”islamiche –radicali, sono state ritrovate armi tra cui anche kalashikov.
L’operazione aveva, tra gli altri, nel mirino i capi del gruppo Forsane Alizza, istallati nella regione di Nantes.
Il gruppo era stato disciolto a gennaio dal ministro dell’Interno Claude Geant sotto l’accusa di voler creare simpatizzanti della lotta armata.
Questo “gruppo armato attenta ai principi repubblicani” e “vuole il regno dell’Islam” in Francia, aveva spiegato il ministro dell’Interno.
Il leader Mohammed Achamlane aveva smentito ogni forma di violenza nel suo movimento. Sul suo sito, oramai chiuso, si poteva leggere “la nostra organizzazione si ingrandisce e noi abbiamo bisogno di mano d’opera “fissabililah”(ndr“sulla strada d’Allah”). Ricerchiamo ogni tipo di competenza, ma soprattutto dei soldati.
Dopo la morte di Mohamed Merah il presidente Sarkozy aveva chiesto alla polizia di valutare la pericolosità delle persone conosciute come simpatizzanti dell’Islam radicale.
È in questa ottica che deve essere considerata l’operazione di stamani, cui, ha precisato il Presidente della Repubblica faranno seguito altre operazioni similari.
L’operazione quindi in una visione più larga non è direttamente e semplicemente legata alle indagini sulle stragi di Tolosa e Montauban , il cui responsabile Mohamed Merah è stato sepolto ieri giovedì, in Francia dopo rifiuti e tergiversazioni.
Una sepoltura controversa
La salma di Mohamed Merah dopo rifiuti e tergiversazioni è stato inumata infine ieri sera, giovedì 29 marzo nella parte musulmana del cimitero di Cornebarrieu, alla periferia di Tolosa in una tomba anonima alla presenza di una trentina di soli uomini, come vuole il Corano, per lo più dei giovani della cité di Izards, cité dove era cresciuto il giovane Merah.
Giornalisti e fotografi sono stati tenuti a distanza, fuori del cimitero dalle forze di polizia mentre si svolgeva la cerimonia funebre, cui era presente un imam, in un orario in cui il cimitero è normalmente già chiuso.
Il padre, residente in Algeria, ma anche la famiglia a Tolosa, che non erano presenti alla cerimonia, avevano sperato di poter seppellire il giovane in Algeria a Essouagui vicino a Medea, paese d’origine dei Merah.
Il governo algerino ha però respinto la richiesta per motivi di ordine pubblico, annunciando nella mattinata di giovedì il rifiuto dell’inumazione della salma di Mohamed in Algeria.
L’autore delle stragi, peraltro francese, come ha sottolineato il presidente francese Sarkozy, che è intervenuto chiedendo di seppellire Mohamed Merah senza più tergiversare e senza ulteriori polemiche, è stato infine sepolto vicino a Tolosa nella serata di giovedì.
Anche il sindaco di Tolosa, Pierre Cohen aveva cercato di rimandare il funerale, ritenendo inopportuna la presenza delle spoglie dell’assassino sul territorio della città di Tolosa.
Presenza scomoda nel cimitero: paura da parte della famiglia che la tomba possa essere profanata, paura che possa diventare luogo di culto del fanatismo islamico.
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