Fine dell’attesa:le forze speciali del RAID alle 10:30 attaccano dopo aver lanciato nuove granate assordanti.
È alle 10:30, dodici ora circa dopo l’ultimo contatto avvenuto con l’autore delle stragi, che gli uomini del RAID entrano in azione.
Dodici ore di silenzio più totale dopo l’annuncio di voler “morire con le armi in mano”. Dodici ore di attesa, una lunga notte di attesa, di silenzio.
Silenzio interrotto da colpi di granate fatte esplodere dalla polizia per mantenere una tensione costante, perché Merah non possa riposare, per sfibrarlo, cercar di renderlo meno offensivo possibile.
Merah non da più nessun segno di vita neppure alle 10:30 quando tre nuove granate assordanti sono fatte esplodere.
Gli uomini del RAID penetrano nell’appartamento dalla porta e dalle finestre alle quali avevano fatto saltare le imposte durante la notte;
Tutto continua a tacere, niente si muove.
Le stanze dell’appartamento si mostrano vuote, rimane solo la porta chiusa del bagno, dove, ancora vivo o già morto deve trovarsi il giovane tolosano.
Appena il tempo di far penetrare nella stanza un mezzo di investigazione, una videocamera per sapere cosa si celi dietro la porta: un cadavere o un uomo vivo e pronto all’assalto ed è ben questa seconda realtà che si materializza irrompendo fuori dal bagno e sparando a raffica con una determinazione senza pari.
Le varie stazioni radiofoniche che seguono passo a passo gli eventi diffondono in diretta suoni di armi da fuoco. Spari a raffica che durano un’eternità per ben novanta secondi.
Sempre senza cessare di sparare Mohamed Merah si avvicina alla finestra e salta dal primo piano.
Poco dopo la sua morte è annunciata come pure il ferimento di due poliziotti.
Nessuno dei due è in pericolo di vita nonostante ciò un poliziotto ha riportato una seria ferita al piede.
Più tardi sarà precisato che Merah è morto colpito da una pallottola alla testa.
La calma ridiscende nel quartiere. Una specie di quiete dopo la tempesta.
Il silenzio e il sollievo per la fine di uno stato di profonda tensione, sollievo che ricopre d’un velo pietoso ben otto cadaveri.
Tutto tace.
Il silenzio sarà rotto dalle comunicazioni ufficiali:
Inizia Claude Gueant ministro degli Interni che prende la parola e narra questa ultima ora che segue l’inizio dell’attacco finale….
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