Dopo gli abbandoni di Michele Santoro e Simona Ventura e dopo il continuo avvicendarsi di vari direttori, Rai 2 è ormai una rete che nel proprio palinsesto non prevede un programma di richiamo che riesca a fare tendenza. Per uscire da una crisi d’ascolti senza precedenti, la seconda rete ha deciso di affidarsi a quel talent show che sta ricevendo consensi bulgari su tutte le reti ammiraglie del mondo che lo trasmettono. Parliamo ovviamente di The Voice, in partenza il prossimo 7 marzo.
Era il settembre 2010 quando il format, ideato dal papà del Grande Fratello, John De Mol, è andato in onda per la prima volta nei Paesi Bassi. Sono bastati pochi mesi affinchè il talent venisse esportato negli Stati Uniti dove è diventato uno dei programmi di punta della Nbc con ascolti che arrivano anche a 16 milioni di spettatori. Il format è stato poi venduto in oltre 25 paesi di tutto il mondo, tra cui Danimarca, Belgio, Polonia, Romania, Turchia ed in Inghilterra, dove il talent ha registrato una media di 8.900.000 spettatori pari al 36.30% sulla rete pubblica BBC One.
Il vero successo, però, viene raggiunto in Francia, dove lo show con circa 9.200.000 spettatori ed il 37% di share (picco alle 22.30 di 10,3 milioni di spettatori) ha registrato il debutto più forte di un talent-reality mai andati in onda Oltralpe. Ottimo riscontro anche in Spagna con picchi di 6 milioni e del 35% di share ed in Germania dove The Voice ha totalizzato circa 4,2 milioni spettatori medi nella prima stagione mantenuti anche nella seconda, conclusasi a dicembre del 2012.
The Voice sarà un successo anche in Italia?
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