Terremoto alle Hawaii ieri sera, nella costa ovest del Canada, in Columbia Britannica. Allerta tsunami, 6 ore dopo, onde anomale di 1 mt.
Terremoto di magnitudo 7.7 scala Richter alle isole Queen Charlotte. Erano le 20,04 (ora del Canada occidentale) di sabato, in Italia erano le 4,04 di domenica, quando le sirene hanno iniziato a suonare in tutte le isole Hawaii.
Il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), ha diffuso l’allerta tsunami:
“E’ stato generato uno tsunami potenzialmente distruttivo per le coste di tutte le isole dello Stato delle Hawaii. Sono necessarie azioni urgenti per mettere in sicurezza le persone e le proprietà”.
Nelle isole Hawaii, in questi momenti, dopo il terremoto, è allerta tsunamii e secundo l’ultimo bollettino diramato dal Pacific Tsunami Warning Center (Ptwc):
“l’onda più alta è stata registrata a Kahului, sull’isola di Maui (57 cm, di una durata di 14 minuti.
Tutto è iniziato alle 20.04 (ora del Canada occidentale), da noi erano le 4.4 di stamane, secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), il violento terremoto ha avuto ipocentro a 9,9 km di profondità ed epicentro 139 km a sud di Masset.
Non ci sono notizie di danni a persone e cose, essendo la zona, fortunatamente poco abitata, ora però il vero pericolo, è quello delle onde anomale.
Proprio in queste ore si attende lo sviluppo che queste potrebbero avere sulle coste.
l’Honolulu Star Adviser online, il principale quotidiano locale, riferisce che:
“Le onde anomale potrebbero raggiungere i 6 piedi, intorno ai 180 centimetri”.
La protezione civile locale riferisce anche che:
“Le aree più a rischio, secondo la protezione civile locale, sono Hilo (su Big Island, sud dell’arcipelago), Kahului (su Maui), Haleiwa (su Oahu, dove si trova la capitale Honolulu) e Hanalei (su Kauai, a nord dell’arcipelago)”.
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Per il momento le fonti Usa, hanno fortunatamente ridimensionato, dopo il terremoto, il pericolo di onde anomale e, sempre fonti ufficiali, ci riferiscono che, in merito, i Geologi statunitensi, riguardo alle prime paure degli tsunami che riguardava il sud dell’Alaska e le Colombia britannica canadese, dopo il forte sisma che ha scosso l’area pacifica del Canada, con una magnitudo 7,7 sulla scala di Richter, nelle isole Queen Charlotte:
“Una piccola onda anomala è stata registrata a Craig, in Alaska, ma è stata inferiore alle attese, circa 10 centimetri, e non ha provocato nessun danno”.
Fonti ufficiali in merito all’evoluzione del pericolo tsunami, dopo il terremoto verificatosi, riferiscono che:
“Alle Hawaii, però, l’allarme tsunami non è stato tolto in quanto di aspettano ulteriori onde di altezza anche maggiore. L’allarme subito diramato ha permesso a circa 150 mila abitanti delle Hawaii di lasciare le coste e mettersi al sicuro nelle zone più elevate”.
Il Centro allarme tsunami dell’Alaska e della costa pacifica, riporta un bollettino sulle ripercussioni delle onde anomale sulla sosta a nord della California:
“Un’onda anomala di altezza di circa 40 centimetri (1,30 piedi) era stata registrata circa 30-40 minuti dopo la scossa nel nord della California a Crescent City, Point Arena e Arena Cove, in Alaska a Kodiak di 0,40 piedi (15 cm circa) e sulle coste dell’Oregon a Port Orford (20 cm)”.
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