Terremoto, nuova scossa in Emilia nel Nord alle 12.56 per 30 secondi che ha provocato nuovi crolli. Epicentro sempre Mirandola. Viabilità
Terremoto, nuova scossa alle 12.56 per 30 secondi
Terremoto, nuova scossa in Emilia nel Nord alle 12.56 per 30 secondi, la scossa di Terremoto, con epicentro sempre a Mirandola in provincia di Modena è stata forse peggiore delle più gravi che l’hanno preceduta è stata avvertita in tutta l’Emilia-Romagna alle 12.56. E’ stata forte ed è durata una trentina di secondi.
Il bilancio dei morti fortunatamente è sceso. Sono 9 i morti accertati poiché, a quanto appreso da fonti della Protezione Civile, non risulta deceduto il parroco nel Duomo di Carpi, nel Modenese. La notizia della morte era stata data dai vigili del fuoco.
Sempre a quanto si è appreso non vi sarebbero danni strutturali al Duomo della cittadina.
Sono 17 le vittime accertate nei due eventi sismici che tra il 20 maggio e oggi hanno sconvolto l’Emilia.
La forte scossa di Terremoto che ha interessato il Nord Italia sta avendo ripercussioni sulla circolazione dei treni.
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Viabilità :
Si viaggia con riduzione di velocità a 100 km/h sulle linee AV Bologna – Milano e Bologna – Firenze e sulle linee Bologna – Prato e Bologna – Rimini.
Per consentire le verifiche sulla stabilità delle infrastrutture la circolazione è sospesa sulle linee Bologna – Verona, Bologna – Padova, Bologna – Piacenza e Verona – Modena. Intanto, è in corso a Roma, nella sede della Protezione Civile, il Comitato operativo convocato dal capo del Dipartimento Franco Gabrielli. Dopo aver fatto il punto della situazione con tutti i soggetti interessati e aver disposto i primi interventi necessari per fronteggiare l’emergenza, è probabile che Gabrielli si rechi nelle zone colpite dal sisma.
Nuova faglia:
Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all’origine del sisma, avvenuto sul margine occidentale dell’arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 Maggio scorso.
Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale.
Il sismologo dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato ha aggiunto:
Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità.
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