Non si ferma lo sciame sismico che, ormai da molti mesi, interessa l’alta Umbria. Dopo le numerose scosse registrate nella scorsa primavera nei pressi di Città di Castello (particolarmente avvertiti dalla popolazione gli eventi del 9 maggio), la terra è tornata a tremare da alcuni giorni nei pressi di Gubbio.
Terremoto: ancora scosse nella notte
Eventi sismici nella notte. Alle 2.56 si è registrato una ennesima scossa di terremoto (sono state finora 17 dal 27 dicembre ad oggi) di magnitudo 3.3.
Nessun danno a persone o cose, se non l’esasperazione per uno sciame sismico che sembra senza fine.
A seguito delle scosse degli ultimi giorni sono state dichiarate inagibili quattro delle 33 chiese di Gubbio. Il direttore dell’Osservatorio Sismico E. Bina di Perugia, Padre Martino Siciliani, afferma che l’epicentro delle scosse si sta spostando verso nord-ovest, nell’area di Mocaiana. “La faglia che si è attivata – afferma Padre Siciliani – raggiunge Pietralunga e quindi Città di Castello”.
Dobbiamo preoccuparci allora? Sempre Padre Siciliani rassicura: “Storicamente questa faglia non ha mai dato origine a terremoti violenti o disastrosi anche se è impossibile fare una previsione certa sull’evoluzione della crisi”.
Il 27 dicembre la terra era intanto tornata a tremare anche in Valtiberina, con una scossa intorno al secondo grado Richter ed epicentro tra San Giustino e Pistrino di Citerna. Nulla di grave, ma un’ennesima iniezione di adrenalina, certamente non gradita, per una popolazione che si sta abituando suo malgrado a convivere con il terremoto.
Sul profilo twitter dell’Istituto Nazionale di Geofisica (https://twitter.com/INGVterremoti) è possibile seguire in diretta l’evoluzione del fenomeno.
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