“Due terremoti in uno”. Così si è espresso Padre Martino Siciliani, direttore dell’Osservatorio Sismologico “Andrea Bina” di Perugia, commentando l’evento sismico della scorsa notte a Città di Castello, nell’alta Umbria, teatro ormai da oltre un mese di uno sciame sismico che appare senza fine. Dopo una prima forte scossa (magnitudo 3.6) lo scorso 24 marzo, seguita da alcune repliche, la terra è tornata a tremare con un gran numero di scosse esattamente un mese dopo. Lo sciame sismico, come affermato giorni fa dallo stesso Padre Siciliani, sembrava in esaurimento. Una nuova forte scossa di magnitudo 3.6 la scorsa notte, seguita da numerose repliche, ha riportato alla dura realtà gli abitanti di Città di Castello e dei comuni limitrofi.
Elaborazione grafica del sisma di stanotte (Fondazione Giuliani)Il sindaco Luciano Bacchetta ha immediatamente decretato la chiusura, a titolo precauzionale, delle scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio comunale per due giorni.
L’evento sismico della notte, registrato alle ore 2,52 dell’8 maggio 2013, presenta inoltre una sua peculiarità. Si è trattato infatti di un terremoto “doppio”. Si sono cioè quasi sovrapposte due scosse a meno di un minuto di distanza l’una dall’altra. Nuove repliche significative (3.3) nella mattinata alle 6,29 e alle 13,50 (3.0). Alle 21,13 una nuova scossa di magnitudo 2.7.
L’ipocentro del nuovo sciame sismico è localizzato a 8,8 km di profondità, mentre l’epicentro è localizzato tra i comuni di Città di Castello e Montone.
Contrariamente a quanto ipotizzato nelle prime ore dopo la scossa (e dopo le numerose repliche, circa settanta tra la notte e la prima mattinata) non si tratterebbe di una faglia diversa rispetto a quella degli eventi sismici di aprile. Si tratterebbe anzi di un evento sismico “gemello” a quello del 20 aprile.
Dopo nove giorni senza eventi sismici a Città di Castello torna dunque l’apprensione per il terremoto. Il Palazzetto dello Sport e la palestra della Scuola “Pascoli”, dove la Protezione Civile ha allestito duecento brandine, sono a disposizione dei cittadini che non se la sentono di vivere nelle proprie abitazioni una nuova notte di convivenza col sisma.
Non si sono registrati danni a persone o cose, ma il Comune di Città di Castello ha comunque attivato un numero di emergenza (075.8520744) al quale i cittadini potranno richiedere informazioni o, nel peggiore dei casi, segnalare danni.
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