Tatu-bola mascotte dei Mondiali 2014, battezzata dalla FIFA con un nome a rischio.
La mascotte dei Mondiali 2014 è il tatu-bola, una particolare specie di armadillo tipico del Brasile, caratterizzato dalla capacità, se minacciato, di riuscire ad arrotolarsi su se stesso diventando una palla.
Scelto per questa particolarità che si adattava perfettamente al caso e perché specie in estinzione.
“Il fatto che l’armadillo a tre fasce sia una specie a rischio estinzione è particolarmente confacente. Uno dei nostri principali obiettivi è utilizzare la Coppa del mondo 2014 come piattaforma per propalare l’importanza dell’ambiente e dell’ecologia“, aveva spiegato il segretario generale della Fifa, quando era stato dato, in settembre, l’annuncio della scelta fatta tra le 47 proposte. Il tatu bola, era stato il prescelto anche grazie al lungo lavoro di una Ong che si occupa di tutela dell’ambiente nel Nord Este brasiliano.
Lo chiameremo….
Dall’annuncio sono trascorsi ben due mesi e nel frattempo i brasiliani hanno potuto votare per attribuire un nome alla loro mascotte.
E dopo Zakumi (Mondiali di Sudafrica 2010) e Goleo ( di Germania 2006) la scelta del nome per i Mondiali del Brasile si è giocata tra : Amijubi, Fuleco e Zuzeco. Il primo nato dall’unione di ‘amizade’ e ‘jubilo’, ovvero amicizia e giubilo, in onore al carattere dei brasiliani gli altri due: Fuleco e Zuzeco che si ispirano invece a criteri ecologici come il suffisso eco di entrambi ben evidenzia.
L’ecologia ha la meglio
….e Fuleco vince ma al contempo provoca un’ondata di proteste da parte degli internauti brasiliani, che amando palleggiare con i palloni lo fanno anche con le parole, vocali e consonanti e con un piccolo cambio la trasformano in Fuleiro un meno accattivante “falso e bugiardo”, che non rende certo onore al calcio brasiliano.
Come se non bastasse in certe regioni del Brasile Fuleco, il nome della mascotte, senza cambi né aggiunte designa in maniera volgare il posteriore ed è un termine utilizzato in ogni sorta di insulto, di coloratissime parolacce.
Chissà forse invece è proprio per questo che è stato scelto…magari per potersi rivolgere all’arbitro o ad altri giocatori, trattandoli da giallo e verde Fuleco, senza correre il rischio di essere ammoniti da cartoncini gialli o rossi.
Chi potrà dimostrare che un celato insulto si nasconde dietro a un “arbitro Fuleco” ?
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