Tariffe cellulari mai così low cost nel Bel Paese. Secondo una recente indagine, in Italia le tariffe stanno raggiungendo la soglia del low cost e le compagnie cominciano a soffrirne.
Gli operatori TLC si battono a suon di tariffe low cost
Siamo prossimi al limite, più in basso di così, dicono gli operatori del settore, le tariffe cellulari non possono più scendere. La sottile linea rossa del low cost, il limite psicologico oltre il quale, a detta degli esperti non si può più andare, è stata raggiunta.
Come praticamente tutti gli italiani si saranno accorti, le tariffe cellulari sono crollate negli ultimi 12 mesi e le formule “tutto incluso” hanno cominciato ad imperversare ovunque: cartellonistica, pubblicità in televisione ed alla radio, internet e perfino SMS dei propri operatori, o ex operatori, ad invogliarci a cedere all’ultima tariffa scontatissima.
Chiamate, SMS ed internet compongono le più gettonate tariffe cellulari e le compagnie telefoniche, dopo aver occupato la fascia intermedia, hanno cominciato a pensare anche ai restanti settori del mercato, come le fasce basse. In principio sono stati i grandi “spenditori” a venire allettati con tariffe assolutamente vantaggiose e, poco dopo, il mercato è stato saturato da tariffe cellulari sempre più competitive; a partire da 6 euro fino a 79, ogni tipologia di utente è servita.
Le compagnie telefoniche stanno cercando di intercettare il grande boom degli smartphone in Italia e, come dimostra un’indagine Cisco, ci hanno visto molto lungo. Il traffico dati nel 2012 è salito del 46% rispetto al 2011 e, stando al rapporto, continuerà a crescere a cifre quasi esponenziali: entro il 2017 il mercato del Bel Paese sarà cresciuto 9 volte di più, della media dell’Europa Occidentale. Le previsioni snocciolano cifre da capogiro, una fra tutte, il traffico dati che ogni utente genererà in media nel 2017: 3,35GB contro i soli 421 MB generati del 2012.
Ma la guerra delle tariffe cellulari sempre più basse sta cominciando a generare diversi malumori. Alla presentazione dei conti semestrali Telecom, l’ad Franco Bernabè ha dichiarato che “la guerra dei prezzi in atto è insostenibile per tutti i player. Considerate che noi siamo il player più forte, dunque gli altri soffrono come e più di noi”, lamentandosi delle tariffe calate vertiginosamente negli ultimi mesi. L’alternativa verso cui si sta andando, infatti, è già una differenziazione delle tariffe cellulari, preferito ad un ulteriore brusco taglio, che porterà le compagnie telefoniche ad offire ai propri clienti, piani sempre più concorrenziali in termini di servizi erogati come minuti, SMS e traffico internet all’altezza delle necessità e delle richieste di un mercato famelico, sempre a caccia di tariffe cellulari ultra convenienti, possibilmente low, low cost.
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