Si è verificata una vera e propria strage in seguito al doppio attentato suicida compiuto a Deera. La città si trova nella parte meridionale della Siria.
Ad ora le vittime certe sono 20, di cui molte sono soldati, ma il numero pare essere molto più elevato, perché molte persone sono sepolte sotto alla macerie o disperse.
Le due autobomba sono infatti state fatte esplodere a poca distanza da un club per ufficiali dell’esercito. Il secondo scoppio è avvenuto appena dopo il primo e, come se non fossero bastati, è poi scoppiato un sanguinoso e violento scontro tra i lealisti (fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad) e gli oppositori del regime, causando ulteriori vittime e feriti.
Non si sa di preciso a quale organizzazione appartenessero i kamikaze, ma il problema “Al-Qaeda” sta ritornando fuori: già lunedì scorso, ad Hama, un gruppo affiliato alla rete terroristica di Al-Qaeda ha compiuto un attentato suicida che ha causato circa 50 vittime.
Come se la guerra civile fra i due schieramenti non fosse già abbastanza grave, ora anche il terrorismo internazionale sembra intervenire a peggiorare la situazione in questo Paese quotidianamente afflitto da scontri e vittime.
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