Sono oltre 700 milioni gli smartphone venduti al mondo, diffusi specialmente da giovanissimi. Offendo la possibilità di essere sempre connessi, i “cellulari intelligenti” sono diventanti ormai fondamentali nelle nostre vite.
Da quando sono apparsi nella nostra vita, i telefoni cellulari sono divenuti indispensabili: una vera e propria estensione del nostro essere. Da qualche anno siamo sommersi dalla nuova era della telefonia mobile, ovvero gli smartphone, dei cellulari che si trasformano sempre più in mini computer e che danno la possibilità di essere sempre “on”, sempre attivi e rintracciabili. Il 2012 è stato l’anno di questi dispositivi di cui sono stati venduti, a livello globale, oltre 700 milioni di esemplari. Il cambio di tendenza è netto: vedere un classico cellulare diventa sempre più raro, ed è la scelta preferita da chi ha un’età superiore ai 50 anni. Al di sotto di questo limite d’età, gli smartphone sembrano regnare in modo sovrano. I colossi industriali hanno già iniziato a sfidarsi per questo nuovo mezzo di comunicazione: le battaglie tra Apple, che vende milioni di Iphone sebbene il prezzo non sia propriamente accessibile, e Samsung sono ormai note. Proprio quest’ultima azienda ha aumentato il suo fatturato, che raggiunge i 144 miliardi di euro.
Sembrano quindi passati gli anni per i quali lo smartphone era un mezzo lavorativo appartenente ad una nicchia ristretta, quella che doveva essere sempre in grado di lavorare, anche a distanza e che aveva bisogno di mandare e ricevere continuamente delle mail. Il Blackberry di prima generazione è stato un po’ l’antesignano dello smartphone, che ora invece è diffuso soprattutto tra i giovanissimi. Sono i ragazzi tra gli 11 e i 19 anni ad avere la quota più alta di possesso di questo genere di dispositivi. Un aiuto per la diffusione è arrivato senza dubbio dai social network e dalle varie applicazioni: ora il cellulare non è solo il mezzo più rapido per chiamare o inviare sms, che ormai si apprestano a diventare obsoleti. Ora tramite smartphone si può condividere passo dopo passo la propria vita, postare, linkare, giocare online. Bisogna solo aspettare la nuova frontiera e vedere cosa i colossi avranno da proporci in futuro: sembra infatti che sia Apple, che Samsung e Nokia si stiano indirizzando verso dei cellulare più cheap, più economici, per poter servire un target più ampio. Ciò che è certo è che lo smartphone ormai crea dipendenza e la domanda che risuona di più è: ma come facevamo a vivere quando non eravamo sempre “always on?”.
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