C/2013 A1 Sliding Spring, questo è il nome della cometa della quale gli astronomi stanno calcolando l’orbita per ipotizzare con minore approssimazione le probabilità di un impatto sul pianeta rosso
C/2013 A1 “Sliding Spring”L’orbita di Sliding Spring non è ancora certa, per ora c’è una non trascurabile probabilità che vada ad impattare contro Marte
Sliding Spring è una cometa non periodica che è stata scoperta il 3 gennaio 2013 da Robert H. McNaught, celeberrimo “cacciatore di comete” (ne ha scoperte ben 75), dall’osservatorio di Sliding Spring in Australia (da cui la cometa ha preso il “soprannome”).
Per la sua natura non periodica e per gli studi sull’orbita della cometa si suppone che questa sia al suo primo passaggio nel sistema solare. Gli studi sulla sua effettiva composizione e la sua orbita reale sono ancora agli inizi, essendo stata scoperta poco più di due mesi fa, ma ci sono dei segnali che non lasciano presagire nulla di buono.
Infatti, se al suo apparire si era calcolato che dovesse passare a 100 mila chilometri dal pianeta rosso, lo scorso 27 febbraio l’astronomo russo Leonid Elenin ha osservato che questa distanza dovrebbe approssimarsi intorno ai 41 mila chilometri. Al momento però non si dispone di dati sufficienti a determinare con maggiore precisione questo elemento, a causa del limitatissimo periodo di osservazione. Ne consegue che la distanza effettiva del passaggio di Sliding Spring potrebbe effettivamente essere inferiore o maggiore.
Nel secondo caso, se dovesse passare più vicina a Marte, potrebbe esserne “catturata” dall’attrazione gravitazionale, con conseguenze sicuramente distruttive.
La grandezza della cometa non è ancora determinata, anzi: oscilla tra gli 8 e i 50 chilometri di diametro nel suo nucleo, mentre la sua velocità è invece individuata, con minore approssimazione, intorno ai 56 km al secondo (oltre 200.000 km/h).
Stando a queste condizioni, l’impatto avrebbe una potenza distruttiva centinaia di volte più potente della bomba atomica scagliata su Hiroshima: ponendo il caso che il nucleo avesse un diametro di 20 Km creerebbe un cratere del diametro di ben 250 Km.
Nel suo passaggio vicino al pianeta rosso, Sliding Spring potrebbe raggiungere una magnitudine apparente (luminosità di un corpo celeste osservabile dalla terra) tra le 15 e le 20 volte superiore a quella di Venere.
Ciò vorrebbe dire che a ottobre del 2014, quando è calcolato il suo approssimarsi a Marte, potremmo godere nei nostri cieli di uno spettacolo meraviglioso.
Nell’attesa di questo evento, tuttavia, potremmo sempre intrattenerci con altri due venti: C/2011 L4 Pan-Starrs, un’altra cometa non periodica (dall’orbita meno preoccupante e più certa), dal 10 marzo dovrebbe essere visibile a occhio nudo al tramonto. Lunedì è passata vicino alla Terra e sarà il primo dei due spettacoli stellari che l’annata astronomica ci riserva, ma ben più sorprendente dovrebbe risultare il passaggio, verso la fine dell’anno, di C/2012 S1 ISON, una “cometa radente” e non periodica che dovrebbe raggiungere una magnitudine apparente di un centinaio di volte superiore a quella di Venere e risultare, quindi, anche più luminosa della luna!
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