Sin City – Una donna per cui uccidere (A dame to kill for) è un film USA del 2014, diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez, basato sul graphic novel di Frank Miller. Considerato il sequel di Sin City, in realtà racconta il prequel delle vicende di “Un’abbuffata di morte” ed il sequel di “Quel bastardo giallo”, intrecciando nuovi e vecchi personaggi della storia.
Realizzato con la stessa tecnica del primo film, Sin City – Una Donna per Cui Uccidere si riconferma una gioia per gli occhi. Ritroviamo quasi tutto il cast originale del film più alcune piacevoli new entry: Joseph Gordon – Lewitt, Juno Temple e la più attesa: Eva Green.
Eva Green, la donna per cui uccidere, è stata la ciliegina sulla torta di questo film che, come il precedente, è realizzato veramente bene, senza cadere nella trappola di quasi tutti i sequel: la noia.
Eva è Ava Lord, donna bellisssima e sensuale, vittima del suo violento marito e di Manute, una guardia del corpo un po’ troppo opprimente. Ava chiede protezione e per ottenerla non esita a vendere il suo corpo.
Le apparenze però si sa, ingannano sempre ed il povero Dwight scoprirà che non è tutto oro ciò che luccica.
Joseph Gordon – Lewitt è Johnny, un giocatore d’azzardo intento a voler sconfiggere il cittadino più malvagio della città. Prendendosela però con la persona sbagliata, la sua vita prenderà una piega ben peggiore del previsto. Ad aiutarlo ci penserà Marcy.
Frank Miller e Robert Rodriguez tornano alla grande dopo nove anni senza perdere il tocco che rende Sin City uno dei film rivoluzionari degli ultimi anni. Realizzato interamente con la tecnica del green screen, la post produzione ci ha impiegato più del previsto, posticipando di quasi un anno l’uscita del film (negli Stati Uniti è uscito lo scorso 22 agosto).
In sostanza il film merita, l’ho trovato leggermente più splatter del primo, ma è tranquillamente visibile grazie anche al fantastico utilizzo dei colori e del B/N tipico del soggetto originale.
Regà, andatevelo a vedere. Fatelo per Eva Green.
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