Per l’Europa la sigaretta elettronica superiore a 1gr di nicotina dovrebbe essere venduta in farmacia. Il no di Francia e Italia
Da quando sono entrate in commercio, le sigarette elettroniche hanno alzato numerosi polveroni. L’ultima news che fa discutere si riferisce alla delibera dell’Unione Europea per la quale le sigarette elettroniche che contengono più di un grammo di nicotina debbano esser vendute solo in farmacia. Per il Consiglio di Sanità sarebbero quindi da paragonare ai farmaci sia per la composizione che per gli effetti. L’Italia però si è opposta .
Sigaretta elettronica solo in farmacia
L’Associazione Nazionale Fumo Elettronico, l’ Anafe, vuole un confronto aperto anche con gli operatori del mercato. L’associazione ritiene infatti che un simile adempimento possa mettere in crisi il mercato nascente della sigaretta elettronica, mercato il quale, lo si può ben immaginare, potrebbe rivelarsi davvero redditizio. La sigaretta elettronica ha spinto molti a credere in questo progetto “smokeless”, senza fumo: è sempre più in crescita la percentuale di negozi dedicati solamente alla vendita e all’informazione circa il nuovo dispositivo di fumo. La possibilità che le sigarette vengano quindi vendute in farmacia annienterebbe una forma di mercato nascente che ha già registrato dei solidi guadagni.
Non è solo una questione economica: la normativa europea sarebbe in contrasto anche con il parere del Consiglio Superiore di Sanità. Massimo Mancini, presidente dell’Anafe, ha sottolineato come il 4 giugno scorso il consiglio superiore di sanità si era proclamato negando qualsiasi comparazione tra la sigaretta elettronica ed i farmaci.
Beatrice Lorenzin, ministro della Sanità in carica, è anch’essa contraria a qualsiasi forma di equiparazione. La parola finale spetta al travagliato governo Letta che dovrà decidere se ratificare o meno il provvedimento europeo. Nel caso in cui si decidesse di seguire la linea direttrice dell’Europa, la sigaretta elettronica sarà venduta solo nelle farmacia (almeno quella superiore a 1gr di nicotina) già a partire dai prossimi mesi estivi. L’Italia però potrebbe invertire la marcia sul fumo, assieme alla Francia, anch’essa contraria alla normativa.
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