Sicurezza rinforzata in Inghilterra in occasione delle Olimpiadi. Francia in allerta: stazioni, porti, aeroporti sotto controllo…ma ne siamo proprio certi? “L’avventura” di un ragazzino a Manchester.
La sicurezza é uno dei tanti punti nevralgici, una delle note bollenti(e dolenti) di queste Olimpiadi.
Sicurezza è la parola d’ordine in occasioni di manifestazioni di simili portata e le Olimpiadi di Londra non fanno eccezione.
Il Regno Unito rinforza le norme di sicurezza e la Francia non rimane, né può indietro.
Considerando che l’Hexagone, sarà un punto di passaggio obbligato per raggiungere Londra per tutti quelli che utilizzeranno nave o treno, e in minor numero passeranno però anche attraverso aeroporti, ovvio e scontato il rinforzo dei dispositivi di sicurezza francesi di tutti questi luoghi d’imbarco e di sbarco.
5000 tra poliziotti, gendarmi e militari, tanti sono gli uomini impiegati sul suolo francese per rendere più sicuri questi luoghi di transito e di traffico (sono attesi circa 450.000 persone di passaggio) luoghi per lo più localizzati nel nord del paese.
Ai 5000 si aggiungono 950 militari già in azione per il plan vigipirate.
Sussiste un rischio terroristico e il compito di queste forze supplementari consiste nel garantire la fluidità tra i due paesi continuando allo stesso tempo a tenere sotto controllo le frontiere.
L’Inghilterra da parte sua ha dispiegato 1200 militari supplementari da aggiungere ai già 3500 in forza per proteggere i siti olimpici. La decisione è stata presa da un comitato presieduto dal primo ministro David Cameron che come ha precisato in una recente dichiarazione: “Alla vigilia del più grande evento mai organizzato in tempo di pace in questo paese, il governo considera che niente deve essere lasciato al caso”.
Ma il « caso » però esiste
Ma il « caso » però o la trascuratezza o il classico buco nella rete dove infiltrarsi o…. chiamiamolo come più si preferisca esiste e la prova si può trovare nella quanto mai singolare avventura di un ragazzino neppure dodicenne di Manchester, in cerca di novità.
Neppure dodici anni e voglia di fuga, di bravata di avventura.
Animato dal desiderio di cambiamento, Liam Corcoran, un ragazzino di Manchester che trascorreva un pomeriggio di shopping in un centro commerciale insieme a sua madre, ha trovato il modo di allontanarsi da lei e dallo shopping center, di raggiungere l’aeroporto e di imbarcarsi su un volo della compagnia Jet2, senza biglietto né documenti di identità, scivolando tra ogni sorta di controllo e arrivare a Roma… è quanto racconta il Manchester Evening News.
L’aeroporto di Manchester strapieno di viaggiatori, vacanzieri ha forse permesso al ragazzino di passare inosservato, ma dal non essere al centro dell’attenzione, notato, un volto tra i tanti a poter passare senza che nessuno gli reclami passaporto, biglietto, né carta d’imbarco;..il passo è lungo.
Infiltratosi e infilatosi nella scia di una famigliola che si imbarcava sul volo Manchester –Roma nessuno lo ha notato, nessuno si è accorto della sua presenza a bordo dell’aereo, gli occhi di hostess e steward lo hanno bellamente ignorato fin tanto che qualche passeggero, allertato dalla loquacità del ragazzino che,eccitatissimo e fiero del suo exploit, raccontava a tutti la sua fuga, ha segnalato l’accaduto.
Niente Colosseo, Vaticano né Fontana di Trevi per Liam Corcoran che all’ atterraggio a Roma è dovuto rimanersene sull’ aereo fin tanto che questo non è ripartito per la sua destinazione d’origine e lo ha riportato a casa , ignaro probabilmente dell’entità del suo gesto.
Una bravata per lui che forse si salderà solo con una bella sgridata, ma una colpa grave per gli addetti della sicurezza e il personale della compagnia aerea, che sono stati sospesi dal lavoro.
L’aeroporto ha qualificato l’incidente di “estremamente grave”…l’incidente “fa disordine”e sicuramente questo tipo di pubblicità negativa per la sicurezza non è particolarmente apprezzato alla vigilia dell’apertura ufficiale delle Olimpiadi a Londra.
L’exploit del ragazzino certo offre delle idee o quantomeno incoraggia a volare con certi low cost, preferendoli ad altri sui quali voli generalmente non c’è spazio per nessuna disattenzione, nessun extra.
Guai a portarsi a mano una valigetta che supera anche di poco le ferree misure del loro rigido standard, figuriamoci contrabbandare un ragazzino!
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