Comparsi cartelloni e striscioni che negano l’Olocausto ed offendono la comunità Ebraica. E’ successo a Roma, nel quartiere di Ostiense ed al Colosseo. Forte l’indignazione della comunità ebraica e del sindaco Gianni Alemanno.
La Giornata della Memoria, nata per ricordare sempre e per sempre la tragedia della Shoah, ha striature di antisemitismo nella Capitale. Due cartelloni negazionisti sono apparsi nel quartiere Ostiense, assieme ad uno striscione dello stesso genere e ampiamente antisemita appeso al Colosseo. Quest’ultimo recitava: “Al cospetto di nostro signore riceverete la nostra punizione. Israele boia”, utilizzando i caratteri tipici del ventennio. La denuncia è arrivata direttamente dalla comunità ebraica che si è scagliata contro i cartelloni negazionisti secondo i quali l’Olocausto non sarebbe mai avvenuto e che il numero di sei milioni di ebrei uccisi sarebbe frutto di un’iperbole numerica. L’indignazione e la costernazione sono ampi livelli: sembra ancora impossibile infatti che, dopo più di cinquanta anni, vi sia qualcuno che voglia legare la tragedia che si è consumata durante la seconda guerra mondiale.
“Purtroppo dobbiamo constatare che il fenomeno dell’antisemitismo, nonostante il lavoro e la collaborazione di questi anni con le istituzioni e la società civile, è un tumore ancora presente nella nostra società. Anche per questo ci ritroveremo questa sera al Colosseo alle ore 19.45 per protestare contro tutti gli antisemitismi che in Europa provano a riemergere. Spegneremo le luci del Colosseo, insieme con il sindaco della Capitale Gianni Alemanno, per denunciare gli atti razzisti in Ungheria commessi dal partito neo-nazista Jobbik, ma anche per denunciare quello che in queste ore si sta verificando a Roma”. Così si esprime la rappresentanza della Comunità ebraica romana, mentre il sindaco Alemanno ha espresso condanna e rammarico per questi episodi, assicurando che il servizio decoro è già all’opera per la rimozione delle scritte, atti che hanno offeso non solo i perseguitati dei lager ma anche la stessa città di Roma. E intanto annuncia il progetto del Museo della Shoah, che avrò sede presso Villa Torlonia. Un omaggio per non dimenticare.
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