Sex Pistols ribelli e anticonformisti, rifiutano di esibirsi a fine Olimpiadi a Londra il 12 Agosto 2012. Video God Save the Queen
Sex Pistols una band ribelle ed anticonformista!
Sex Pistols, una band ribelle ed anticonformista, si è proprio così, i Sex Pistols oggi, come allora, con più di 35 anni alle spalle e la mancanza del vecchio leader del gruppo Sid Vicious che è stato il bassista e cantante britannico, membro fondatore della band punk rock dei Sex Pistols, morto per overdose il 2 Febbraio del 1079, stupiscono, ancora oggi per il loro anticonformismo e l’anti tradizionalismo che li distinse negli anni a cavallo fra i ’70 e gli ’80.
I Sex Pistols, che piacciano o meno, sono stati una pietra miliare nella storia della musica Punk Rock. Senza di loro, ci sarebbe un enorme vuoto nello sviluppo di tutto quel filone musicale di ribellione Inglese.
Ecco oggi, appunto come allora, i Sex Pistols, fedeli alla linea, hanno deciso di non accettare l’invito ad esibirsi alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra il 12 agosto. Nell’anno del Giubileo di Diamante della regina Elisabetta, il rifiuto rappresenta l’ennesima spallata all’establishment da parte dei Pistols, che nel 1977, Giubileo d’Argento, avevano conquistato la fama con la loro God Save the Queen, un inno carico di rabbia operaia e sentimenti antimonarchici.
Infatti la canzone dei Sex Pistols: God Save the Queen ha una storia controversa, ed a proposito di questa canzone, vi racconterò la storia di God Save the Queen una canzone che ha reso i Sex Pistols celebri in tutto il Mondo, ma che comunque, non è l’unico gioiello creativo nella lunga e perigliosa storia della band dei Sex Pistols…
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God Save the Queen è il secondo singolo discografico della band punk Sex Pistols. Fu pubblicato il 27 maggio 1977, durante il Giubileo d’Argento della regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Nonostante molti credano che la canzone sia stata creata appositamente per il Giubileo, la band ha sempre negato ciò. Paul Cook disse: «Non è stata scritta specificatamente per il Giubileo della regina. Non eravamo informati di questo all’epoca, non era un’opera studiata a tavolino per venire fuori e scioccare tutti[1]». Johnny Rotten spiegò poi il significato del testo dicendo: «Non si scrive una canzone come God Save the Queen perché si odiano gli inglesi. Si scrive una canzone come questa perché si amano e si è stanchi di vederli maltrattati[2]». I Sex Pistols infatti originariamente intendevano intitolare la canzone No Future, ma il loro manager Malcolm McLaren, sapendo dell’imminente Giubileo d’Argento della regina, convinse la band a cambiare il nome del singolo in God Save the Queen, e ne ritardò l’uscita per farla coincidere con la manifestazione.
Sex Pistols – God Save the Queen
Dio salvi la Regina
il regime fascista,
ti hanno fatto diventare un deficiente
una potenziale bomba H
Dio salvi la Regina
lei non è nessun essere umano
Non c’è futuro
nel sogno dell’Inghilterra
Non si dica ciò che vuoi
Non si dica che cosa hai bisogno
Non c’è futuro
non c’è futuro
non c’è futuro per te
Dio salvi la Regina
vogliamo dire questo, uomo
amiamo la nostra regina
Dio salvi
Dio salvi la Regina
Perché i turisti sono denaro
e la nostra polena
non è quello che sembra
Oh Dio salvi la storia
Dio salvi la sfilata pazza
Oh Signore, Dio abbia pietà
tutti i reati sono pagati
Quando non c’è futuro
come può esserci il peccato
noi siamo i fiori nella pattumiera
noi siamo il veleno nella tua macchina umana
noi siamo il futuro
il tuo futuro
Dio salvi la Regina
vogliamo dire questo, uomo
amiamo la nostra regina
Dio salvi
Dio salvi la Regina
vogliamo dire questo, uomo
non c’è futuro
nel sogno dell’Inghilterra
Nessun futuro
nessun futuro per te
non c’è futuro per te
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