La parola Selfie è ormai sulla bocca di tutti. Ma cosa s’intende davvero per Selfie? Cerchiamo di capirlo.
Se cerchiamo la parola Selfie sull‘Oxford Dictionary, il più importante e famoso dizionario della lingua inglese, troviamo questa definizione:
A photograph that one has taken of oneself, typically one taken with a smartphone or webcam and uploaded to a social media website.
“occasional selfies are acceptable, but posting a new picture of yourself every day isn’t necessary”.
(Fotografia fatta a se stessi, solitamente scattata con uno smartphone o una webcam e poi condivisa sui social network. Selfie occasionali s ono accettati, ma postare una nuova foto di se stessi ogni giorno non e’ necessario.)
Ammettiamolo. Tutti noi ci siamo fatti almeno un paio di Selfie questa settimana, se non addirittura uno al giorno.
Il Selfie, o la selfie, è un semplice autoscatto realizzato solitamente con uno smartphone, un tablet, una webcam appositamente per essere pubblicato su un social network, tra cui spiccano Facebook ed Instagram.
La selfie presenta alcune regole o tratti comuni :
1) primo piano sul viso o su qualche particolare che si vuole mettere in risalto, ad esempio la bocca, gli occhi, il nuovo tatuaggio;
2)le espressioni facciali. Le facce più famose? La duck face (la faccia a papero) e la kissy face (il bacetto);
3)la presenza del braccio che sostiene lo smartphone o dello specchio attraverso il quale ci mostriamo ai nostri “follower”;
4)la location. Le location piu’ “in” sono la camera da letto e il bagno (putroppo e’ cosi), o i monumenti e le discoteche.
Ultimamente, dopo il famoso Selfie della notte degli oscar, vanno molto di moda i Selfie di gruppo. Il procedimento è sempre lo stesso, ma in primo piano non c’è piu’ una sola persona, ma due, tre, quattro, dieci.
Ricordiamo che il Selfie della notte degli oscar è stato scattato dalla presentatrice Ellen Degeneres nella platea del teatro con alcuni attori molto conosciuti tra cui Jared Leto, Jennifer Lawrence, Mark Wahlberg, Meryl Streep, Julia Roberts, Kevin Spacey, Brad Pitt, Angelina Jolie, Bradley Cooper, Lupita Nyong’o e suo fratello adottivo.
Lo scopo era in realtà quello di fare pubblicità allo smartphone Samsung, ma in pochi minuti e’ diventato il selfie piu’ cliccato e condiviso della storia.
Tra i personaggi dello spettacolo, si sprecano gli autoscatti, molto diffusi sono quelli ricavati dagli specchi dell’ascensore, i calciatori spesso si fanno l’autoscatto davanti al loro ricchissimo parcoauto e il calciatore dell’Inter, Mauro Icardi, condivide sul suo profilo Twitter più di due selfie al giorno, spesso in compagnia della sua compagna, la bella Wanda Nara.
Spesso dietro a questa “mania dell’autoscatto” si cela la voglia di essere al centro dell’attenzione e spesso anche qualche trovata pubblicitaria. Esempi sono i Selfie di modelle o attrici alle prese con un servizio fotografico per la loro nuova linea di vestiti, di lingerie, di trucchi, etc.
Neanche Papa Francesco è immune alla mania del selfie: celebre fu la foto scattata da un gruppo di ragazzini in compagnia del Sommo Pontefice.
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Il selfie non è più una semplice moda, ma un vero e proprio fenomeno culturale ricco di sfumature. Oltre al gia’ citato selfie di gruppo, abbiamo il Belfie, ovvero l’autoscatto al lato “B”, il più famoso e apprezzato è quello di Kim Kardashian, il selfie-wurstel, ovvero quello fatto alle proprie gambe cotte al sole, il selfie al volante, il funeral selfie e l’aftesex.
Tra i Funeral Selfies, i selfie fatti al funerale, il più celebre e discusso è quello che vede protagonista il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama insieme al primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt e al primo ministro britannico David Cameron durante il funerale di Nelson Mandela. Dicono che il selfie al funerale sia quasi un modo per sdrammatizzare, per me invece è solamente un gesto irrispettoso e un po’ da “somari”.
L’aftersex, molto in voga ultimamente, è l’autoscatto dopo il rapporto sessuale. Ebbene si ora anche l’intimita’ del rapporto sessuale trova posto in rete. Capelli arruffati, occhi arrossati, ragazze coperte solo dalla maglietta del partner, ma anche ironiche foto con panini in mano e test di gravidanza. Questo è l’#aftersex.
Insomma il Selfie si è velocemente trasformato da moda passeggera, a vera e propria piaga sociale.
Secondo un recente studio compiuto dalla American Psychiatric Association chi ha la mania del selfie soffre di un disturbo mentale, nello specifico soffre di “Mancanza di autostima e lacune nella propria intimità”.
Il disturbo ha anche un nome: la “selfite”. I medici che hanno effettuato la ricerca sostengono che gli amanti del selfie soffrono di un desiderio ossessivo compulsivo di realizzare fotografie di sé stesso per poi pubblicarle online per compensare la mancanza di autostima e anche per colmare lacune nella propria intimità.
L’American Psychiatric Association ha pubblicato anche una “scaletta” per valutare quanto si è “disturbati” dalla mania. I ‘selfitis borderline’ sono coloro che si limitano a 3 selfie al giorno, che siano pubblicati o meno online. Sono invece selfitis cronici coloro che pubblicano più di 6 foto al giorno. Al momento non c’è ancora una cura ma si può gestire la dipendenza grazie alla Terapia Cognitivo-Comportamentale.
E voi? Cosa ne pensate del Selfie?
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