Scuole sempre più a rischio di una sottile ed invisibile malattie, l’elettrosmog sempre più alto causato dal proliferare delle Wi-Fi interne.
Scuole , si cerca di essere sempre più al passo con le nuove tecnologie, con le connessioni ovunque e dappertutto, anche nelle scuole, specialmente quelle primarie, elementari e medie, proliferano, dopo l’attuazione del protocollo 2008 stilato dagli allora ministri Brunetta e Gelmini per una “scuola digitale”, un gran numero di impianti Wi-Fi all’interno delle strutture scolastiche, una vera comodità è vero , ma anche un sottile pericolo che mina, sempre di più la salute di questi giovani essere in formazione: i bambini ed i ragazzi.
Scuole che sono sempre più cariche di elettrosmog, ecco il quadro attuale delle scuole italiane. ani addietro, a dire il vero una ventina di anni addietro, mi ricordo che ci si batteva molto affinchè nelle scuole italiane si ottenesse il minor grado di inquinamento da elettrosmog. esisteva, una legge che determinava la distanza minima delle antenne Wi-Fi dalle strutture scolastiche primarie. Era fissata ad una distanza di circa 150 metri e ciò era stato fatto per preservare il più possibile da questa nuova malattia l’elettrosmog che minava la formazione di questi piccoli esseri la cui età andava dai 5 anni fino ai 14 anni.
Poi, pian piano, passando gli anni e per via di un’esigenza spessissimo più inerente al comparto ufficiale delle strutture d’Uffici scolastici all’interno delle scuole, quasi tutte le scuole, almeno nelle grandi città, si sono fornite di impianto Wi-Fi interno alla scuola, il che vuol dire che le scuole oggi non sono più ad una debita e benché minima distante dalle antenne Wi-fi ma, se le sono istallate all’interno della struttura!
Oggi, che si parla di una riforma scolastica che porterebbe sempre più l’uso di tablet a livello didattico, sostitutivi dei libri, immagino che, per via della forte commercializzazione e delle comodità di questi tablet indiscutibilmente offrono, di elettrosmog, specialmente nelle scuole, se ne parla davvero poco, anzi forse a parlarne sono solo alcune riviste specializzate attente all’ambiente ed alla tutela della nostra salute. proprio ieri mi sono imbattuto in una di queste riviste cartacee che pubblicava in bella mostra in prima pagina, un articolo dal titolo: Wi-Fi a scuola; allarme elettrosmog.
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ora, il mio pensiero va ai genitori dei neo bambini che frequentano o frequenteranno a breve la scuola elementare sapendo che, per loro, il problema si presenta oggi ben più a rischio di quanto lo fu per me vent’anni orsono quando mi battei per questo diritto nelle scuole elementari. il diritto di avere il meno elettrosmog possibile, ma allora le Wi-fi erano all’inizio della loro ascesa commerciale ed averle a 150 metri lontano dalle scuole sembra oggi un vero e proprio miraggio!
Ma vediamo cos’è questo elettrosmog: si tratta di microonde come quelle dei telefoni cellulari, la cui pericolosità per la salute è stata ormai accertata. Nelle scuole dal 2011 si sta dando corso, con l’avvio delle forniture, al protocollo siglato nel 2008 dagli allora ministri Brunetta e Gelmini per una “scuola digitale” e per dotare anche tutti gli Istituti scolastici di reti di connessione senza fili. Le scuole, hanno aderito in massa e c’è un elenco di 3.500 Istituti scolastici che hanno già inoltrato richiesta di Wi-Fi al Ministero!
Ora il quesito, come avrete certamente capito, è: E’ opportuno permettere che anche nelle scuole per ore e ore,i bambini, fin dalla più tenera età siano esposti a campi elettromagnetici che, come dimostrano gli studi,rischiano di provocare danni alla salute?
Si può legittimamente affermare che no, non è opportuno. Eppure sono in tanti aq non conoscere ancora bene i rischi connessi all’utilizzo di queste tecnologie.
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