Scuola, ad una svolta epocale: tutti gli studenti delle scuole superiori, dovranno dal prossimo anno, avere un tablet scolastico
Scuola nuova quella che, almeno da quanto asserito e deciso, vedrà ogni studente della scuola superiore affrontarte i propri studi con un tablet scolastico. avete capito bene, ho detto tablet scolastico perché è al momento in discussione quale tablet far comprare agli studenti. Se posso essere sincero, la notizia è un po’ stridente. Da una parte siamo di fronte ad una svolta ma da’’altra ho paura che sia un nuovo business di qualche industria del settore. si perché la Scuola italiana fornirà i dati di un modello specifico ( attualmente sono al varo 4 modelli di tablet scolastici). Quello che vedete nella foto di copertina è uno di questi il Kobo reader della Mondadori. Ma vediamo nello specifico i pro ed i contro di questa “nuova” Scuola.
La Scuola italiana adotterà un metodo misto cioè sia tablet che cartaceo ma, giustamente, da quello che apprendiamo da delle fonti stampa, le associazioni dei genitori si sono lamentate perché il nuovo “sistema “ di apprendimento rischia di costare, per gli alunni, ben di più del precedente. Le associazioni sono convinte che, se non si opera una giusta modifica di questo nuovo “sistema” di insegnamento, oltre alle spese per i libri, i genitori dovranno accollarsi anche quella del tablet prescelto e di tutti i vari testi su files. infine, per le famiglie meno abbienti sarà possibile chiedere in prestito, alla scuola, il tablet.
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Il Ministero dell’Istruzione sembra che però, per rendere meno onerosa la spesa di ogni famiglia, disporrà che i costi complessivi a carico di questa, per ogni anno dell’allievo dovranno rientrare nella cifra massima che fino ad ora si era stipulata per l’istruzione scolastica annuale. Nel senso che la la spesa dei i programmi per il tablet sarà pressoché nulla perché verranno forniti sui siti a costo zero.
I dubbi dei comitati dei Genitori comunque persistono non dimentichiamo, poi, che tale “business librario”, muove ad oggi, 649 milioni di euro all’anno, quasi il 20 per cento di tutto il mercato editoriale!
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