La conferma dagli psicoterapeuti: scrivere poesie aiuta l’animo umano a risolvere i tormenti interiori e ad analizzare meglio il sé. Intanto domani sarà la giornata mondiale della poesia, sancita dall’Unesco.
Lo sapevamo già, ma ora ne avremo la conferma: scrivere poesie fa bene all’anima. Sia per predisposizione naturale sia per cultura generale, tutti sanno che comporre delle poesie aiuta a chiarire uno stato d’animo interiore, a trovare uno sfogo, a comunicare pensieri che con la prosa non trovano esatta collocazione. In occasione della giornata mondiale della poesia sancita dall’Unesco, che si svolgerà domani 21 marzo, si rimarca il concetto dell’importanza di questo genere letterario e del bene che fa all’uomo. Gli psicoterapeuti non hanno dubbi : scrivere poesie aiuta a risolvere problemi e conflitti emotivi.
Le poesie fanno parte del pensiero laterale
Quante volte, durante i nostri studi scolastici ed accademici, abbiamo immaginato Leopardi, Manzoni, Baudelaire, Prévert, Goethe scrivere versi in preda ad “attacchi emotivi”? La consueta immagine dell’intellettuale travagliato e maledetto che riesce a trovare un proprio posto all’interno della società solo componendo in versi è un archetipo che è ben radicato nell’immaginario della nostra cultura. Ecco che arriva la conferma scientifica. La poesia rientra, infatti, nel “pensiero laterale“, ovvero un pensiero che non si concentra sulla risoluzione pratica del problema ma che lo analizza a priori, cercando di appianare i conflitti della persona che lo vive. Giovanni Porta, psicoterapeuta di orientamento gestaltico, esperto di poesia e teatro a Roma afferma: “Il pensiero laterale risiede nell’emisfero destro del cervello, area deputata alle attività intuitive non verbali, artistiche. Comporre poesie rientra nei processi di pensiero laterale e comincia a fare parte degli strumenti della psicoterapia della Gestalt perché fa parlare due parti diverse di sè, facendo emergere i conflitti nel vissuto di una persona per trovare soluzioni nuove. La poesia ci fa vedere le cose sotto un aspetto diverso, piu’ profondo, anche lontano da quello che noi pensiamo. La poesia fa cambiare prospettiva e quindi aiuta a sbloccarsi. La poesia lascia la mente libera di produrre associazioni di parole senza metterle troppi vincoli di giudizio o senso comune. Nelle parole ci sono tantissime risorse da sfruttare durante la psicoterapia ”
Un rimedio quindi piuttosto semplice che libererebbe l’animo da ansie, stress e paure e che ci riconcilierebbe con situazioni o persone percepite fin troppo “difficili da affrontare”. Nonostante ci sia chi ritiene questo genere letterario ormai in disuso, perché surclassato dalla prosa, da sempre considerata più rapida e comprensibile, la verità del panorama letterario italiano è differente. Molto in voga sono difatti i poeti contemporanei e sempre maggiori sono i concorsi dedicato unicamente alla poesia: un nuovo modo per trovare giovani talenti che vogliano comunicare stati d’animo, pensieri e sensazioni. E chissà, magari questa particolare crisi economica e politica che l’Italia vive, muoverà qualche animo nobile a comporre versi che rimarranno nella storia. Quale culla migliore per la cultura se non l’Italia?!
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