Nei campioni di roccia raccolti sulla luna dagli astronauti delle missioni Apollo si sono trovate notevoli quantità di acqua, che, a quanto pare, metterebbero in difficoltà la teoria attuale della creazione del satellite naturale terrestre.
Gli scienziati studiano queste rocce dagli anni ’70, solo ora sono giunti a questa conclusione, ma si tiene a precisare che quando si parla di acqua, non si intende allo stato liquido come noi la conosciamo, ma gli scienziati intendono dire che c’è la presenza di “idrossile”, un elemento chimico che contiene sia idrogeno che ossigeno, proprio come l’acqua.
La presenza di acqua sulla luna si potrebbe spiegare con il fatto che, non avendo atmosfera, l’acqua può essere giunta al satellite dall’esterno con meteoriti ad esempio, ma gli scienziati escludono questa possibilità dato che se fosse arrivata tramite asteroidi, l’idrossile non si troverebbe così in superficie come di fatto è, ma si dovrebbe trovare più in profondità.
L’idrossile è presente in tutte le rocce raccolte durante le missioni, ciò dimostra il fatto che non si trova in un solo punto della luna. Il motivo della scoperta a “scoppio ritardato” è semplicemente perché in quegli anni le tecnologie non erano sofisticate come ai nostri tempi e non gli è stato possibile effettuare questa scoperta.
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