Sciopero Scuola 24 novembre ed occupazioni scolastiche in Italia, Profumo ha scritto una lettera rivolta agli studenti e Professori. Lettera
Sciopero della Scuola, sabato 24 novembre, confermato oggi dalla FLC CGIL, ed i Cobas. Manifestazione a Roma in piazza Farnese con comizi per la FLC CGIL per studenti e personale scolastico mentre i Cobas terranno un corteo sempre per gli studenti e lavoratori del settore scolastico che si snoderà dalle 9 alle 14, da piazza della Repubblica a piazza Santi Apostoli (Roma).
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A fronte di quanto successo nel corso dello Sciopero lo scorso 14 novembre 2012 in occasione della manifestazioni in tut’Italia per lo Sciopero della Scuola e come conseguenza delle tensioni fra studenti e polizia, gli studenti dei Licei ed Istituti di ogni genere e grado in Italia si stanno mobilitandosi con sit in, aperti ovviamente anche ai docenti, ed occupazioni per ribadire la loro contrarietà alla Riforma Scolastica ed ai tagli operati dal governo Monti verso la Scuola Pubblica.
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Per paura che da questo Sciopero della Scuola, motivato dagli studenti con un netto rifiuto alla manovra di tagli verso l’Istruzione, e dalle occupazioni delle Scuole che ormai quasi tutti i giorni annoverano sempre più Istituti sotto autogestione da parte degli studenti, temendo ulteriori momenti di tensione con la Polizia, il Ministro Profumo ha diramato un invito a tutti i Presidi delle Scuole che siano sotto tensione o sotto occupazione, di cercare di porsi in posizione di “dialogo” evitando, il più possibile, di ricorrere alle Forze dell’Ordine.
Anche verso gli studenti, il loro Sciopero, i loro disagi che li spingono alla protesta e le occupazioni, il Ministro all’Istruzione Francesco Profumo, ha rivolto la sua attenzione diramato una lunga lettera:
“Cari studenti, cari professori, sono consapevole che il grande disagio che le piazze esprimono – in particolar modo quelle animate da tanti giovani e studenti – trascende dalle politiche scolastiche. I giovani, a ragione, sono preoccupati del futuro e questo è un tema che chiama tutti alla responsabilità comune, per uscire insieme dalla crisi e promuovere le opportunità in un’ Italia che deve riprendere a crescere. Tuttavia- continua- mi preme rispondere, per quanto riguarda le preoccupazioni espresse sul tema della scuola, alle sollecitazioni che ho ascoltato in questi giorni. L’ascolto è parte del mio lavoro, e molte volte ho dialogato con il mondo della scuola – insegnanti e studenti in particolare – e continuerò a farlo”.
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“Non riesco dunque a demonizzare le proteste delle ultime settimane, perchè ritengo che una certa dose di conflitto e dissenso sia salutare per la democrazia. Ma certamente la democrazia ha anche il dovere di regolare le forme della protesta, in modo da garantire i diritti di tutti i cittadini e lavoratori. Anche di quanti, come gli agenti di pubblica sicurezza, sono stati e saranno nelle strade e nelle piazze per garantire l’incolumità dei manifestanti stessi e dei cittadini. è per questo che mi auguro che tutte le iniziative di protesta della giornata di sabato si svolgano pacificamente, nel rispetto reciproco”.
“Ascolteremo ancora, con attenzione, le proposte e le critiche che giungeranno- continua la lunga lettera del ministro – Colgo l’occasione per fare chiarezza su uno dei punti che piu’ hanno suscitato le proteste: il disegno di legge 953, detto comunemente ddl Aprea. Ritengo doveroso specificare che tale proposta è stata formulata e discussa in piena autonomia dal Parlamento, con la partecipazione di tutte le forze politiche. Dunque non c’è alcuna diretta responsabilità del governo, nè mia personale, nelle proposte ivi contenute. Peraltro, in alcun modo ho partecipato alla stesura del testo o ne ho mai condiviso l’impianto. Auspico, invece, che tutte le forze politiche sappiano ascoltare il dissenso di vaste parti del mondo della scuola e intendano recepire le opportune proposte di modifica durante la discussione attualmente avviata al Senato”.
In merito poi agli altri motivi di Sciopero, da parte del Personale Pubblico Scolastico Docente ed al problema dell’orario settimanale, Profumo ha rivolto anche a loro la sua comunicazione:
“il governo ha dimostrato, in occasione della discussione della legge di stabilità, di saper cambiare idea dopo aver ascoltato e tastato il polso della scuola italiana. è per questo che ho ritenuto di dare parere favorevole, già nella competente commissione parlamentare due settimane fa, all’emendamento soppressivo della proposta di innalzamento dell’orario settimanale dei docenti. Ho sempre pensato infatti che le capacità di governare siano sinonimi di flessibilità, pragmatismo e capacità di ascolto”.
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