Saviano a Radio 24, il ritorno di Berlusconi è anche fondato sul fatto che una parte del voto in Italia la puoi comprare. Europa teme ritorno
Saviano oggi intervistato a Radio 24 durante la trasmissione “24 Mattino” sulla possibile ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi, ha espresso le sue paure, in merito ad una possibile ricandidatura per le prossime elezioni politiche del 2013. Saviano ha espresso anche a sua paura per un possibile ritorno di un “voto di scambio” situazione abbastanza delicata che potrebbe anche ritornare.
Saviano cita infatti questa paura fondata soprattutto dal fatto che , “nel decreto anti-corruzione non ci sono strumenti per fermare questa cosa”, che quindi potrebbe rimettere in moto la “macchina” della corruzione:
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“Il ritorno di Berlusconi e’ anche fondato sul fatto che una parte del voto in Italia la puoi comprare”. “Se ci sono tante astensioni significa che non e’ vero che l’indignazione ha portato a un voto di protesta o cosciente o che comunque un voto non lo vuoi più vendere. C’è il rischio assoluto che la macchina del voto di scambio torni e con la crisi economica valga la metà. Se un voto lo compravi a 50-80 euro o facendo la spesa alla famiglia, il rischio terribile e’ che oggi costi tutto meno e quindi con un investimento minimo hai un voto di scambio, e nel decreto anti-corruzione non ci sono strumenti per fermare questa cosa. L’emergenza e’ gigantesca”.
E l’Europa? L’Europa, come appunto ha fatto notare l’intervento tanto discusso di Corrado Passera, teme che il ritorno del Cavaliere possa creare una ripercussione a catena sulla stabilità dell’euro, non per il “fatto” Berlusconi in se stesso ma per la sfiducia al Governo Monti, giù messa a rischio ieri.
E’ inaccettabile che , dopo tante fatiche per ottenere uno spiraglio di risalita, si possa sfiduciare, a sorpresa, Monti, perchè il risultato sarebbe ,anzi segnerebbe, la caduta della nostra Economia.
Di opinione sfavorevole al ritorno di Berlusconi, come possibile alternativa al Governo Monti, risultano essere anche Bersani e Casini che, con i loro interventi non hanno mancato di ribadirlo.
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