Ecco l’ultima novità dai rischi ambientali: se già siamo tutti da anni in allarme per il cosiddetto “riscaldamento globale” e stiamo studiando sempre nuovi modi di garantire uno sviluppo sostenibile, ambientale e climatico, ora la situazione pare addirittura peggiorare. Infatti, non solo gli alti livelli di anidride carbonica provocano il surriscaldamento del pianeta, portando al cosiddetto “effetto serra” per cui quando la temperatura media avrà subito una variazione di +2°C sarà irreversibile, ma pare che stiano anche causando un raffreddamento degli strati superiori dell’atmosfera. Questo fenomeno, spiegato così, non sembra grave, ma per comprenderne la pericolosità basta aggiungere un dettaglio: il raffreddamento degli strati superiori dell’atmosfera comporta una minore resistenza contro satelliti e rifiuti spaziali.
I ricercatori del Naval Research Laboratory di Washington hanno ipotizzato ciò che potrebbe succedere, pubblicando le ricerche effettuate sulla rivista Nature Geoscience: i satelliti orbitanti potrebbero cadere sulla Terra.
Ma come mai si verifica questo raffreddamento? Le molecole di anidride carbonica che raggiungono nell’atmosfera un’altezza di circa 50 Km vengono colpite da atomi di ossigeno. Queste collisioni dovrebbero generare calore ciò non accade perché la densità dello strato di anidride carbonica a quell’altezza è troppo bassa e non riesce a catturare il calore, che finisce quindi per disperdersi, causando evidentemente un raffreddamento.
Dobbiamo dunque stare ancora più attenti a non sottovalutare l’importanza delle tematiche di sviluppo ambientale e climatico, soprattutto davanti a casi concreti come questo, dove le conseguenze sono evidenti per tutti e non da considerarsi come “remote ipotesi che si verificheranno tra troppo tempo per occuparcene ora” come spesso accade: giusto per fare un esempio, è stato proprio questo effetto che ha causato la caduta sulla Terra del satellite Skylab nel settembre dell’anno scorso.
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