Sandy, ha causato blackout elettrico alla centrale nucleare di Oyster Creek che non ha generatori d’emergenza diversamente alimentati. Foto
Sandy, Frankenstorm, così definito dai cittadini americani, ha raggiunto il suo culmine nella zona di New York, ieri sera alle 20 ora locale ( le 2 del mattino di oggi 30 ottobre per noi) è passato da New York provocando inondazioni a tta la parte bassa di Manhattan dove ci sono stati diversi allagamenti ed acqua moto alta. Nel Queens, a New York, in un rione allagato 15 edifici sono in fiamme.
La metropolitana di New York è stata allagata , ma non è tutto, Sandy, ovvero Frankenstorm, nel suo lento cammino ha causato sulla costa Est degli Stati Uniti, la morte di 17 persone ed oltre 6 milioni di persone sono rimaste senza corrente.
Ma, purtroppo, Sandy è un uragano con spostamenti molto lenti ed appunto per questo più devastante; ha toccato il New Jersey dove purtroppo sta causando un’infinità di grossi, anzi grossissimi problemi. Sandy sta creando dei problemi alla centrale nucleare di Oyster Creek nel sud del New Jersey, più propriamente a 40 km da Atlantic City dove, con la sua furia devastante, è riuscito anche a far scoppiare un incendio.
Lo so, sembra impossibile che con tutta questa forza devastante e la gran quantità d’acqua, si sviluppi un incendio, ma, purtroppo, problemi di scintille e di fughe di gas probabilmente ne sono state la causa.
Ma torniamo al guaio che Sandy sta provocando alla centrale nucleare di Oyster Creek nello stato del New Jersey.
Nella centrale Oyster Creek, da qualche giorno erano stati spenti i reatturi nucleari. Oyster Creek, è una delle più vecchie centrali nucleari degli Stati Uniti e purtroppo non è provvista di generatori d’emergenza, a gas o a diesel, per il raffreddamento “alternativo” delle piscine. Ora tutti sappiamo che i processi di raffreddamento delle centrali nucleari sono molto lunghi e sovente c’è bisogno di raffreddare i reattori nucleari nelle piscine in cui è accumulato il combustibile nucleare esausto. Abbiamo tutti visto in Giappone, a Fukushima, cosa ha provocato il surriscaldamento…
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Le centrali nucleari di vecchia generazione, come appunto quella di Oyster Creek, producono energia elettrica, ma, come abbiamo letto poco sopra, non avendo un sistema di energia alternativa di raffreddamento, hanno bisogno di un allacciamento ad una fonte esterna di energia elettrica per far funzionare l’indispensabile impianto di raffreddamento; il rischio, altrimenti, è il conseguente surriscaldamento dei reattori nucleari..
Come detto sopra, purtroppo, la centrale in questione è sprovvista di un sistema d’emergenza alimentato non ad elettricità e non si è mai provveduto a realizzarlo. I fortissimi problemi idro-geologici, causati dal passaggio di Sandy, hanno provocato la caduta di una diga, un forte incendio e purtroppo anche un grosso blackout, che persiste ancora anche in questo momento. Capirete allora la preoccupazione sulla centrale nucleare di Oyster Creek, dove Arnie Gundersen, dell’associazione anti nucleare Fairewinds, ha fatto pervenire alle fonti d’informazione ufficiali il suo parere:
“Le centrali nucleari situate sulla traiettoria di Sandy non hanno generatori d’emergenza per fornire l’indispensabile raffreddamento anche alle piscine in cui è stoccato il combustibile usato”.
“Senza raffreddamento il combustibile si scalda. Lo scenario più tragico prevede, nel giro di qualche giorno, l’ebollizione e l’evaporazione dell’acqua della piscina, fino ad un’esplosione: sempre che nel frattempo, nonostante la distruzione seminata dall’uragano, non si trovi il modo di ripristinare il raffreddamento”.
“In più a Oyster Creek il combustibile è stato cambiato solo pochi giorni fa: quello appena deposto nella piscina è ancora caldo – sia dal punto di vista fisico sia dal punto delle reazioni nucleari – e la necessità di raffreddamento è dunque particolarmente urgente”.
Le foto sottostanti riguardano la zona del New Jersey, dalla costa alle zone più vicine alla centrale nucleare.
Avrei voluto mandarvi delle immagini via webcam della centrale nucleare, ma purtroppo, parecchie webcam (anzi direi tutte) sono fuori uso e, quelle che ancora l’uragano Sandy ha risparmiato, trasmettono solo frames di immagini e non più video.
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