I saldi estivi 2013 inizieranno tra il 6 e i 7 Luglio, e per essere più precisi il 6 Luglio partiranno in Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Sardegna mentre la Campania, il Lazio, la Calabria, la Valle d’Aosta, la Basilicata, la Puglia, la Sicilia, l’Umbria, il Molise, La Liguria, il Friuli Venezia Giulia, l’Abruzzo, le Marche, il Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna dovranno aspettare il 7 Luglio.
I saldi per i commercianti rappresentano la speranza di rilanciare i consumi vendendo merce scontata che è rimasta invenduta durante tutto l’anno. I saldi estivi 2013 avranno una durata di circa 45 giorni, a seconda delle regioni, e stando alla normativa vigente prima dei saldi non ci sarà nessuno sconto promozionale, quindi bisognerà attendere le vendite di fine stagione per comprare un capo o una merce che a prezzo pieno è quasi un sogno.
A questo proposito, per far chiarezza sulla situazione dei saldi estivi 2013, si è espresso Giovanni Cobolli Gigli “E’ un’occasione mancata per ridare fiato a consumatori e imprese. Il settore dell’abbigliamento sta attraversando una crisi profonda: le vendite, secondo i dati dell’Istat del mese di marzo 2013, sono calate inevitabilmente del 9 per cento e lo sfavorevole andamento meteorologico ha portato i consumatori a rimandare o addirittura ad annullare gli acquisti. Le imprese distributive del settore sono quindi in grande difficoltà e non poter effettuare promozioni peggiora soltanto le cose”.
Alcuni commercianti, però, per invogliare i consumatori a comprare nel periodo pre-saldi hanno deciso di applicare dei “saldi privati” o “saldi interni” con lo scopo di scontare qualcosina sulla merce presente all’interno del negozio.
Come ogni anno nell’applicare i saldi bisogna rispettare alcune regole, quella base è che ogni merce deve essere equipaggiata di un cartellino nel quale il commerciante deve indicare prezzo pieno, la percentuale di saldo applicata e infine il prezzo scontato.
Naturalmente l’inizio dei saldi va di pari passo con l’inizio del “finto saldo”. Il finto saldo è uno stratagemma sempre più ricorrente e consiste nell’alzare il prezzo di partenza del capo per poi applicare, su questo, una percentuale di sconto molto alta ad esempio il 60 o il 70%.
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