I dieci “saggi” nominati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sono da oggi al lavoro per determinare le linee programmatiche del futuro Governo. I dieci nominati lavoreranno divisi in due sottogruppi, impegnati rispettivamente nel delineare le possibili riforme in campo istituzionale e quelle in campo economico.
I 10 saggi: Enrico Giovannini, Giovanni Pitruzzella, Salvatore Rossi, Giancarlo Giorgetti, Filippo Bubbico, Enzo Moavero Milanesi, Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Luciano ViolanteDopo l’annuncio di Napolitano tuttavia i commenti sui nominativi scelti non hanno trovato accoglienza molto positiva, sia a destra che a sinistra. La mossa del Quirinale infatti ha spiazzato sia il centrodestra, che torna a chiedere di sbrogliare rapidamente la matassa e tornare alle urne, sia il centrosinistra che, stando ai nomi indicati da Napolitano, sembra essere ormai condannato alla coabitazione con il PDL.
Il Presidente della Repubblica infatti tra i dieci “saggi” non ha nominato nessun esponente diretto o indiretto del MoVimento 5 Stelle, unica forza politica parlamentare esclusa dalla “task force” di Napolitano. Se già era molto improbabile un appoggio del M5S al Partito Democratico, ora la strada di un accordo pare definitivamente chiusa.
Il M5S vede comunque anche aspetti positivi nella decisione di Giorgio Napolitano. Non condivide le scelte fatte sui “saggi”, ma rivendica legittimamente la conferma da parte del Capo dello Stato della principale tesi 5 stelle: in attesa del nuovo Governo, il Parlamento deve iniziare a lavorare e legiferare.
Oltre alle critiche politiche su Napolitano sono piovute anche quelle di genere: tra i dieci saggi infatti non c’è nemmeno una donna, per non parlare di giovani!
Ma vediamo da chi sono composte le due squadre di tecnici “saggi” indicati dal Colle.
SAGGI – RIFORME ISTITUZIONALI
Mario Mauro, 51 anni, senatore di Scelta Civica. Esponente di Comunione e Liberazione, è stato più volte Europarlamentare con Forza Italia e PDL, passando poi al partito di Mario Monti alcuni mesi fa in segno di protesta contro il “ritorno in campo” di Berlusconi e la riedizione dell’alleanza con la Lega Nord.
Valerio Onida, 77 anni, costituzionalista. E’ stato candidato alle Primarie del PD per la carica di Sindaco di Milano, giungendo terzo dopo Pisapia e Boeri. Si è recentemente espresso negativamente sulla proposta rilanciata da MicroMega e sostenuta in Parlamento dal MoVimento 5 Stelle e da parte del centrosinistra sulla ineleggibilità di Berlusconi.
Gaetano Quagliariello, 52 anni, senatore del PDL. E’ noto per le pesanti polemiche suscitate da alcune sue dichiarazioni sul caso di Eluana Englaro e per essere stato secondo firmatario della proposta di legge sul cosiddetto “Processo breve”.
Luciano Violante, 71 anni, già Presidente della Camera dei Deputati dal 1996 al 2001. Di lui si ricorda (e viene indicato da molti come “prova” dell’inciucio ventennale tra centrosinistra e centrodestra) un clamoroso intervento alla Camera del 2003 in cui, con alle spalle un Piero Fassino disperato, ricordò all’allora premier Silvio Berlusconi e a Gianni Letta dell’accordo con cui il centrosinistra nella precedente legislatura si era impegnato a non “toccare” le sue televisioni e a non avvalersi dell’ormai famosa legge del 1957 in base alla quale il leader del PDL non sarebbe eleggibile in Parlamento.
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SAGGI – RIFORME ECONOMICHE
Filippo Bubbico, 59 anni, architetto e senatore del Partito Democratico. Recordman di preferenze in Basilicata, è stato sottosegretario allo Sviluppo Economico nel secondo Governo Prodi (il suo ministro di riferimento era Pierluigi Bersani).
Giancarlo Giorgetti, 46 anni, deputato della Lega Nord. Bocconiano, è stato segretario della Lega Lombarda dal 2002 al 2012.
Enrico Giovannini, 55 anni, presidente dell’ISTAT. Nel 2011-2012 è stato a capo di una commissione voluta dal premier Berlusconi e confermata da Monti per studiare la possibilità di tagliare i costi della politica equiparandoli a quelli degli altri paesi europei. La commissione è stata sciolta dopo pochi mesi senza aver ottenuto risultati.
Enzo Moavero Milanesi, 58 anni, ministro per gli Affari Europei del Governo Monti. E’ molto legato a Mario Monti, con cui ha collaborato quando l’ex Preside della Bocconi era Commissario Europeo.
Giovanni Pitruzzella, 53 anni, presidente dell’Antitrust. La sua nomina ha suscitato polemiche per la nota vicinanza con l’ex presidente del Senato Renato Schifani. Salvatore Rossi, 64 anni, vice direttore generale di Bankitalia. Da gennaio 2013 è presidente del Fondo Strategico Italiano, holding voluta dall’ex ministro Giulio Tremonti nel 2011 (Legge 75/11), posseduta per il 90% dalla Cassa Depositi e Prestiti e per il 10% da Fintecna.
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