La compagnia aerea low cost aveva già provato nell’aprile del 2011 a trovare soluzioni per offrire posti ancora più economici, ma le proposte non erano andate a buon fine. Ora Ryan Air ci prova nuovamente!
Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryan Air, ha avuto una nuova trovata, proponendo di far viaggiare i passeggeri in piedi, rimuovendo le ultime 10 file di posti dagli aerei. Già in più di un’occasione O’Leary si è mostrato come una persona spiccia, informale e bizzarra e, a confermare quest’impressione, ecco le sue parole usate per perorare la causa: “perché in fondo l’aereo non è altro che un fottuto autobus con le ali ed è assurdo pagare 500 sterline per andare da un posto all’altro ed è meglio spendere quei soldi per fare altro”. In effetti non ha tutti i torti, ma rinunciare alla sicurezza per spendere meno potrebbe non essere la strada migliore. La pensano così, infatti, tutte le autorità (definite “un branco di imbecilli” da O’Leary) che fin’ora hanno bocciato la proposta per motivi di sicurezza.
Se dovessero mai riuscire ad approvarla, Michael O’Leary ha assicurato che “una corsa in piedi su un volo Ryanair costerebbe appena 1 sterlina e sono sicuro che fra un posto seduto a 25 sterline e uno in piedi a 1 sterlina, tutti sceglierebbero subito quest’ultimo”. Sulla breve distanza, potrebbe anche aver ragione, ma per tratte più lunghe la scelta di volare in piedi potrebbe non essere adatta a tutti. Inoltre, basterebbe un solo incidente (speriamo non avvenga) per far crollare le vendite di tutti i biglietti “in piedi” e far risuonare l’eco dei “te l’avevo detto” di tutti coloro che prediligono la sicurezza all’economicità.
La proposta di Michael O’Leary ha inoltre fatto scalpore per le enormi accuse lanciate dall’amministratore delegato alle attuali cinture di sicurezza in dotazione su tutti gli aerei. In un linguaggio piuttosto colorito, egli ha infatti affermato che sono“totalmente inutili e imposte da persone che si sentono come James Bond e che dopo 50 anni sono ancora convinte che volare sia una meravigliosa esperienza sessuale e non semplicemente un modo veloce per raggiungere una destinazione. Se ci fosse un incidente aereo, Dio non voglia, le cinture non salverebbero proprio nessuno, perché non servono a niente. Del resto, non ne hai bisogno sulla metropolitana a Londra e nemmeno sui treni che viaggiano a 120 miglia all’ora e se questi si schiantano, si muore tutti”.
In effetti O’Leary non ha tutti i torti e le cinture possono sembrare come una precauzione disposta semplicemente per motivi di responsabilità ed assicurazioni, ma nonostante questo, se si decidesse di riservare il retro degli aerei a posti in piedi (pensati soprattutto per i giovani) il CEO di Ryan Air dovrà comunque pensare a predisporre qualche misura di sicurezza, anche se abbiamo capito che non si tratterà di cinture.
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