Dobbiamo rassegnarci al fatto che il caso Ruby non passerà mai di moda, sebbene in quest’ultimo periodo i media avevano alleggerito non di poco la pressione mediatica sulle vicende che riguardavano questo singolare ma non isolato caso, e sempre meno i comici nelle loro battute facevano riferimento a questa tragi-commedia all’italiana, c’è chi ha pensato bene di raccontare il caso Ruby attraverso i fumetti, realizzando una graphic novel chiamata:“Ruby, sesso e potere ad Arcore”.
“Ruby, sesso e potere ad Arcore” è stato scritto da due giornalisti che sono: Gianni Barbacetto e Manuela D’Alessandro, disegnato da Luca Ferrara e pubblicato dalla casa editrice Round Robin. Come è facilmente intuibile, il fumetto narra le avventure dell’ex premier Silvio Berlusconi e dell’allora minorenne marocchina Ruby Rubacuori, tuttavia non mancano sulla scena anche altri personaggi.
Leggendo “Ruby, sesso e potere ad Arcore” , il lettore farà un excursus nel tempo, infatti sarà catapultato nel 27 Maggio 2010, notte in cui la protagonista fu condotta in questura perchè sospettata di furto e perchè non possedeva documenti di riconoscimento. A seguito della vicenda la giovane marocchina anzichè essere affidata ad una comunità per minorenni fu affidata alle cure di Nicole Minetti. Attraverso il fumetto ripercorreremo i fatti e le vicende fino al 23 Maggio 2013, giorno in cui Berlusconi fu condannato a 7 anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, al pagamento delle spese processuali per i reati prostituzione minorile e concussione.
All’interno del fumetto sono presenti altri personaggi che prendevano parte attivamente alle serate Bunga-Bunga che avvenivano a Villa San Martino e tra questi ci sono: giornalisti, donne di facili costumi che intrattenevano gli ospiti con spettacoli dove il talento lasciava spazio alla fantasia, impresari, escort, imprenditori e politici.
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