Non c’è proprio limite al macabro ed al cattivo gusto: la notte scorsa sono stati rubati due vestiti dalla casa londinese di Amy Winehouse.
Uno dei due abiti rubati è il suo abito da sposa, indossato dalla cantante per il matrimonio (poi rivelatosi sofferto e burrascoso) con Blake Fielder-Cvil nel 2006, mentre l’altro è un abito da cocktail di Moschino, con una stampa particolare, in tipo giornale, che Amy indossò 6 anni fa partecipando al popolare music show di Jools Holland, che va in onda sulla BBC. Entrambi gli abiti, valutati circa 130 mila sterline, erano destinati ad un’asta di beneficenza, per raccogliere fondi a favore della fondazione intitolata alla memoria di Amy Winehouse, tragicamente scomparsa a soli 27 anni, nel luglio 2011. Ad esempio, alcuni dei progetti che sarebbero stati finanziati dalla Amy Winehouse Foundation includono case-famiglia per bambini e servizi di sostegno per alcolizzati e tossicodipendenti.
Il furto è avvenuto nella casa londinese della cantante, nel quartiere di Camden, nella zona nord di Londra.
Queste le dichiarazioni di Mitch Winehouse, padre di Amy, sul quotidiano inglese The Sun: “La casa di mia figlia verrà messa in vendita, e tutti gli oggetti che ne fanno parte sono già stati catalogati e preparati per essere immagazzinati. È probabile che gli abiti siano stati sottratti proprio durante questo lavoro di classificazione dei beni di Amy, un processo che ha visto coinvolte poche persone ma che ha comunque dato vita a un via vai di gente. Stiamo cercando di capire se manchi qualcos’altro all’appello. Ad esempio è strano che non siano stati presi alcuni dei suoi abiti firmati. Ce ne sono un paio di Dolce & Gabbana che valgono una fortuna. Il suo vestito da sposa era un semplice abito di cotone, l’aveva pagato un centinaio di sterline in un negozio. Ma chiunque ce l’ha portato via sapeva bene che significato avesse e quale fosse il suo reale valore”.
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