Una donna è stata trovata morta a Rozzano, nel quartiere Aler, in periferia di Milano. La vittima è la 50enne Loredana Boscaini ed il suo corpo è stato trovato senza vita nella cucina del suo appartamento in via delle Margherite, 6.
Le indagini non sono ancora state concluse per cui non si hanno ancora certezze su come si sia svolta l’intera vicenda. Pare però che la porta di ingresso fosse aperta e che l’appartamento non sia stato messo a soqquadro, poiché carabinieri lo hanno trovato in ordine.
Loredana Boscaini era nubile e viveva con la madre che, essendo molto anziana, addirittura ultraottantenne, si trovava in un’altra stanza costretta a letto e non ha sentito alcun rumore sospetto. Non è stata dunque nemmeno in grado di aiutare i carabinieri a ricostruire la vicenda a posteriori ed i dettagli che ha saputo riportare sono insufficienti. È stata la vicina di casa la prima a notare la porta aperta in casa della vittima e ha, pertanto, chiamato immediatamente i carabinieri.
La prima diagnosi sul corpo della vittima fa pensare che la donna sia stata strangolata poiché segni tipici dello strangolamento sono stati rinvenuti sul collo. Le è anche stata inferta una lesione vasta e profonda alla testa. Nonostante per il momento la vera causa della morte sia ancora da scoprire, i medici legali non hanno nessun dubbio riguardo al fatto che si tratti di un omicidio.
La polizia ora sta indagando più a fondo sulla vita, le abitudini e le conoscenze della vittima nella speranza di scoprire qualche traccia che riconduca all’assassino ed al movente. L’unica notizia certa è che oggi si trattava del primo giorno di cassa integrazione per Loredana Boscaini che lavorava come operaia. I conoscenti l’hanno descritta come una donna molto riservata, morigerata, dedita al lavoro ed a curare la madre anziana: non sembra, insomma, che ci siano punti oscuri nella vita di Loredana Boscaini.
Non resta dunque che attendere che le indagini proseguano in modo da poter far luce sugli elementi mancanti per la ricostruzione della vicenda.
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