Romney, candidato repubblicano alla Casa Bianca, è indagato per abusi fiscali anche di Bain Capital. Lo rende noto il New York Times
Romney, per chi ancora non lo sapesse, è il candidato repubblicano alla corsa alla Casa Bianca negli U.S.A. Romney sta, in questi giorni, conducendo un’accesa campagna elettorale contro Barack Obama e, pare, abbia molto fatto parlare di se per il suo ultimo intervento elettorale in cui anche, il vecchio pistolero e regista Clint Eastwood, non abbia mancato di suscitare “scandalo” per il suo intervento che definirei “azzardato” nelle accuse ad Obama.
Clint Eastwood, che si descrive come un libertario, è registrato come repubblicano fin dal 1951, quando sostenne la candidatura di Dwight Eisenhower. Nel 1968 e nel 1972 sostenne Richard Nixon, pur criticandone la moralità dopo lo scoppio dello Scandalo Watergate.
Ma torniamo alla “ chicca” del giorno. Mitt Romney è quindi indagato e su di lui si stanno avviando delle indagini da parte del Procuratore Generale di New York, su alcune delle maggiori società di private equity, fra le quali la Bain Capital fondata da Mitt Romney, per accertare se abbiano abusato o meno delle norme vigenti per ridurre i pagamenti delle imposte.
Il private equity è un’attività finanziaria mediante la quale un investitore istituzionale rileva quote di una società target (obiettivo) sia acquisendo azioni esistenti da terzi sia sottoscrivendo azioni di nuova emissione apportando nuovi capitali all’interno della target.
Il Private equity include tutti gli investimenti in società non quotate su mercati regolamentati. Le società target possono anche essere quotate, ma intenzionate ad abbandonare la borsa, ed in questo caso si parla di Public Private Equity.
Gli investimenti in private equity raggruppano un ampio spettro di operazioni, in funzione sia della fase nel ciclo di vita aziendale che l’azienda target attraversa durante l’operazione di private equity, sia della tecnica di investimento usata.
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Apprendiamo anche, dalla stampa Ufficiale, che la notizia arriva dal New York Times proprio pochi giorni prima della chiusura della convention di Tampa che ha nominato Romney come il candidato repubblicano alla corsa per la Casa Bianca:
Eric T. Schneiderman, il procuratore generale di New York, avrebbe inviato nelle ultime settimane mandati a una decina di società per ottenere documenti che potrebbero a suo avviso rivelare come queste abbiano ”convertito alcune commissioni dagli investitori in fondi di investimento, sui quali vige un’aliquota fiscale più bassa rispetto al reddito ordinario”.
Il New York Times afferma anche dei timori da parte di ‘Alcuni manager delle società indagate che: ”temono che Schneiderman, democratico al primo mandato con legami con l’amministrazione Obama, stia cercando di imbarazzare l’industria a causa delle radici di Romney a Bain Capital”, sottolineando che altri manager ritengono invece che la mossa rientri negli sforzi dello stato di recuperare fondi.
Fra le società che si sarebbero viste recapitare i mandati per la consegna di informazioni ci sarebbero oltre a Bain Capital anche Kohlberg Kravis Roberts & Co, TPG Capital, Sun Capital Partners, Apollo Global Management e Silver Lake Partners.
Romney respinge le accuse e precisa che non ha mai beneficiato di tale pratica ed attraverso il suo legale, R. Bradford Malt. fa sapere che:
”Investire commissioni è una pratica comune, accettata e totalmente legale. In ogni caso, l’accordo siglato al momento della sua uscita non consente a Romney o al suo blind trust nulla del genere e posso confermare che ne’ Romney ne’ il trust ha mai usato tale pratica, ne’ prima ne’ dopo l’uscita da Bain Capital”.
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