Clamoroso a Roma, Zdenek Zeman rischia l’esonero! Il pareggio di Bologna per 3-3 non è andato giù alla dirigenza italo-americana del club giallorosso, che starebbe pensando già ai possibili sostituti del tecnico boemo.
Zdenek Zeman era tornato alla Roma la scorsa estate, fresco di promozione in serie A alla guida di un grande Pescara, squadra nella quale era riuscito a valorizzare tanti giovani come Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Marco Verratti e Alessandro Florenzi.
Il boemo (65 anni) acerrimo rivale storico della Juventus e, in particolare, di Luciano Moggi, era tornato alla guida di quella stessa Roma che aveva già allenato dal 1997 al 1999, dopo tre stagioni sulla panchina della Lazio e, soprattutto, dopo la straordinaria esperienza del Foggia dei miracoli.
Zeman ha sempre caratterizzato le sue squadre per un gioco estremamente votato all’attacco. Il 4-3-3 è sicuramente il modulo preferito dal mister e nel corso degli anni ha reso grandissimi risultati per i cannonieri delle proprie squadre, a partire da Giuseppe Signori (con Foggia e Lazio) fino ai gemelli del gol pescaresi Immobile e Insigne, mattatori del passato campionato cadetto.
Di contro, le squadre di Zeman hanno sempre rischiato molto in difesa. Non di rado infatti le sue squadre hanno avuto il miglior attacco del campionato, ma una delle difese peggiori. A guadagnarci è sicuramente lo spettacolo, ma vincere campionati ed altri trofei è molto più difficile.
Oggi pomeriggio è previsto un vertice della dirigenza romanista e tutto lascia supporre che la seconda esperienza giallorossa di Zeman sia al capolinea. Tra i nomi finora vagliati per la sostituzione il più gettonato sembra quello di Alberto Malesani, altro mister col vizietto del 4-3-3, reduce però da stagioni non certo esaltanti.
Possibili anche soluzioni “interne” con la promozione in panchina di membri dello staff tecnico come l’ex bomber di Bari e Perugia Sandro Tovalieri (indimenticato Cobra), o Antonio Carlos Zago (ex difensore brasiliano della Roma, da poco assunto dallo stesso Zeman).
I risultati poco soddisfacenti, nonché una gestione discutibile dello spogliatoio, con campioni come Maarten Stekelenburg e soprattutto Daniele De Rossi, inspiegabilmente lasciati ai margini, potrebbero incidere molto negativamente sulle decisioni di oggi pomeriggio.
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