Rewind 50 anni di Fender in Italia, mostra a Bologna dal 16 novembre 2012. Video immagini e chitarre, reinterpretate come opere d’arte. Foto
Rewind 50 anni di Fender in Italia, è più di una “semplice” mostra. Le chitarre Fender, storico marchio introdotte nella distribuzione italiana ormai da quel lontano autunno del 1962 da Giovanni Bauer, rivivono in una mostra che va ben oltre la rassegna di bellissime chitarre “vintage” in mostra.
Rewind 50 anni di Fender in Italia, pur nel ricordo di quel suo timido approccio sul mercato italiano di una chitarra già famosa oltreoceano ma ancora abbastanza sconosciuta alla maggior parte degli italiani di quegli anni, se non ad una piccola “elite” rivive in questa mostra a Bologna, aperta dal 16 novembre 2012 fino al 3 febbraio 2013 come esperimento di tanti artisti che hanno voluto rendere omaggio alla ormai storica chitarra che ha lasciato molti di noi affascinati per i suoi suoni così cristallini e così “twang” da caratterizzare e distinguere, letteralmente il “popolo” del “Fenderiani” dai “Gibsoniani” altra storica marca delle chitarre che hanno fatto la storia del blues e del rock.
Rewind 50 anni di Fender in Italia e dedicata a Giovanni Bauer definito ormai da tutti un vero e proprio pioniere della distribuzione di questa marca di strumenti musicali, una persona che ha creduto nel nome e nelle capacità della chitarra che Leo Fender (fondatore della Fender Musical Instruments Corporation nel 1946) credette realizzando e seguendo di persona,con le sue mani la realizzazione di queste stupende chitarre.
Patrizia Bauer e Giorgio Masetti Zannini, presidente e amministratore delegato della M. Casale Bauer che distribuisce Fender in esclusiva per l’Italia, hanno così spiegato l’intento di “Rewind 50 anni di Fender in Italia” come rinnovazione e reinterpretazione del “mito” Fender:
“Siamo orgogliosi di rendere omaggio alla musica italiana e in particolare alla cosiddetta Emilia Plain che ha dato molto e molto darà allo sviluppo culturale del nostro Paese“.
Ma si va ben oltre, vi propongo una giustissima definizione, a mio avviso, di questa interessantissima mostra che consiglio vivamente di non perdere a tutti quelli, come me, appassionati di questa storica marca,che ho trovato su una pubblicazione ufficiale e che calza perfettamente con lo spirito di questa manifestazione:
Rewind 50 anni di Fender in Italia è una mostra che mette ancora una volta a confronto il mondo dell’arte con quello della musica e si snoda in almeno tre livelli di lettura.
Fender customizzate e reinterpretate da ventidue artisti italiani e internazionali chiamati a dare una loro lettura del mito. Gli stili e i linguaggi adoperati sono molto diversi, dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto all’installazione, dalla street painting alla sound art.
In mostra gli italiani Dario Arcidiacono, Alessandro Baronciani, Emanuele Becheri, Carlo Benvenuto, Davide Bertocchi, Valerio Berruti, Cuoghi Corsello, Marica Fasoli, Matteo Fato, FranKo B, Anna Galtarossa, Enrico Ghinato, Ugo Nespolo, KayOne, Giorgio Ortona, The Bounty Killart, Giuseppe Veneziano. Spicca la presenza di artisti internazionali quali Anthony Ausgang, nato a Trinidad e Tobago ma californiano d’adozione, l’inglese Chris Gilmour, l’argentino Daniel Gonzalez, Hubertus Von Hohenlohe, che vive e lavora a Vienna, il tedesco Hermann Pitz
Nelle sale storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore dialogano, in un allestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi visivi e scenografici di una microstoria della musica italiana, che parte dall’inizio degli anni ’60 e arriva a oggi, senza seguire un ordine cronologico ma stilistico, a conferma del fatto che i fenomeni tendono a rincorrersi e riproporsi cambiando di segno.
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Rewind 50 anni di Fender in Italia, dunque una reinterpretazione da parte di questi artisti che potrà , magari, far storcere il naso a molti “puristi” della Fender, ma che stimola anche un nuovo approccio verso la musica e l’arte visiva. Vedrete chitarre dipinte ed illustrate in chiave del tutto personale, chitarre incorniciate come opere d’arte, chitarre snaturalizzate dal loro “primario” senso di utilizzo, chitarre che hanno stimolato , oltre alla creatività musicale dei miti della musica blues e rock, anche quella creativa degli artisti che esporranno le loro chitarre Fender vere e proprie opere d’arte.
Rewind 50 anni di Fender in Italia, un vero e proprio percorso attraverso gli ultimi 50 anni della musica rivisitata ma anche illustrata mediante pannelli ed istallazioni varie che faranno rivivere quella magia di quello splendidi sound nelle mani dei “miti del rock“ d’oltre confine, ma anche di quelli della scena musicale italiana.
Una rassegna itinerante che saprà dare, anche a chi, le Fender le suona e magari le “customizza” per ottenere quel particolare sound che tanto ricerca creando delle modifiche per sviluppare proprie particolari sonorità, la sensazione di essere a casa di Casale Bauer l’uomo che in quel lontano autunno 1962, quando gli proposero l’importazione delle Fender, e tra i padiglioni della fiera Musik Messe a Francoforte, incontrò Don Randall, volle credere e:
Ne acquistò sei, le caricò in macchina e cominciò a girare per piazzarle. Ne vendette solo due, una a Roma e una Napoli. Cos’era? Un fantasma di legno, una pala da neve, una pagaia? A chi poteva interessare quella diavoleria elettrica, quando qui si suonava nelle balere?
Rewind 50 anni di Fender in Italia
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna
Palazzo Sanguinetti – Strada Maggiore, 34, 40125 Bologna
Orari: mart/ven: h 09.30-16.00; sab/dom e festivi: h 10.00-18.30
chiuso lunedì
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